Italia eliminata dai Mondiali: le ragioni del fallimento della nazionale italiana – Internazionale Calcio – Sport

L’Italia, quattro volte campione del mondo, giovedì ha dichiarato il secondo fallimento consecutivo nella sua corsa alla qualificazione ai Mondiali. Gli azzurri hanno perso 0-1 contro la Macedonia del Nord e sono stati esclusi dal grande evento della nazionale di calcio. Il peso della sconfitta è penetrato in profondità nell’anima della nazionale stivale, che completerà otto anni senza partecipare ai Mondiali di novembre.

fallimento italiano

Italia vs. Macedonia del Nord

Foto:

Alberto Pizzali. AFP

In Italia, un esame più attento sottolinea che il dominio sulla Macedonia del Nord non è importante. Le statistiche sono accurate: l’Italia aveva il 66% di possesso palla, ha tirato 32 volte in porta, aveva 16 calci d’angolo e non ha segnato. I suoi rivali, una squadra modesta che non era mai stata ai Mondiali, avevano appena quattro tiri, nessun corner e segnato un gol.

Il presidente della Serie A Lorenzo Casini ha affermato che il “fallimento” della squadra italiana di non andare al Mondiale per la seconda volta consecutiva è stato il fallimento di tutto il calcio italiano e ha ritenuto che “dovrebbe rendere tutti seri sulla riflessione e un profondo cambiamento di sistema”. “.

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Il presidente della Lega calcio italiana di recente nomina guarda al futuro dopo il disastro dell’Azzurra e ritiene che si debba cogliere l’attimo per cambiare le basi del calcio italiano.

“La mancata qualificazione alla fase finale dei Mondiali è un fallimento per tutto il calcio italiano che dovrebbe indurre tutti a una seria riflessione ea un grande cambiamento del nostro sistema”. Lo ha detto Casini in un comunicato ripreso dai media locali.

Il Ct dell’Italia Arrigo Sacchi si è mosso su linee simili, assicurando che non tutte le colpe fossero dei giocatori, ma piuttosto con una base calcistica che ha definito “arretrata” e quella “mancanza di nuove idee”.

Non abbiamo vinto nulla in Europa dal 2010, dopo Mourinho in Inter Champions League. La nazionale agli Europei è una grande eccezione per la quale dobbiamo essere grati per averci regalato un trofeo vinto con successi e belle partite. Continuiamo a comprare giocatori stranieri per i nostri club, e anche il settore giovanile è pieno di ragazzi dall’estero”, ha spiegato Sacchi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.

“Spero che non cerchi di sistemare le cose licenziando l’allenatore. Il problema è più grave, molto più serio. Il calcio italiano soffre di arretratezza culturale, non ci sono nuove idee. Altri paesi si stanno sviluppando e siamo ancora tra 60 anni. Lo dirò chiaramente: i giocatori e l’allenatore sono i più innocenti in questa situazione. Qui il problema è ‘istituzionale'”, ha aggiunto l’ex tecnico rossonero.

SPORT
*Con EFE

Zita Russo

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