Stati Uniti, Cina e UE firmano la prima dichiarazione globale sui rischi dell’IA

Mercoledì, in occasione del primo vertice internazionale sull’intelligenza artificiale (AI), Cina, Stati Uniti, Unione Europea e circa due dozzine di paesi hanno firmato la Dichiarazione di Bletchley per lo sviluppo “sicuro” dell’intelligenza artificiale (AI) nel Regno Unito. questa tecnologia.

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“Questa storica dichiarazione segna l’inizio di un nuovo sforzo globale per costruire la fiducia del pubblico nell’intelligenza artificiale garantendone la sicurezza”, ha affermato il primo ministro britannico Rishi Sunak su X (ex Twitter).

L’Unione Europea e 28 paesi riunitisi a Bletchley Park, a nord di Londra, hanno concordato sulla “urgente necessità di comprendere e gestire collettivamente i potenziali rischi” dell’intelligenza artificiale attraverso “un nuovo sforzo globale volto a garantire che l’intelligenza artificiale sia sviluppata e utilizzata in modo sicuro e responsabile”. maniera.

Di fronte al crescente potenziale di modelli come ChatGPT, la dichiarazione di Bletchley “mostra che per la prima volta, il mondo si sta riunendo per identificare i problemi ed evidenziare le opportunità”, ha detto all’AFP il ministro britannico della Tecnologia Michelle Donelan.

L’incontro “non è destinato a gettare le basi per una legislazione globale, ma dovrebbe servire a tracciare una via da seguire”, ha spiegato.

Seguiranno due vertici internazionali sull’intelligenza artificiale, in Corea del Sud tra sei mesi e in Francia tra un anno, ha aggiunto dal centro di decifrazione dei codici diventato simbolo della Seconda Guerra Mondiale.

Per due giorni leader politici, esperti di intelligenza artificiale e giganti della tecnologia si sono riuniti lì su iniziativa del Regno Unito, che vuole guidare la cooperazione globale in questa tecnologia.

Allo stesso tempo, la vicepresidente americana Kamala Harris annuncerà, nel suo discorso a Londra, la creazione di un’agenzia di sicurezza basata sull’intelligenza artificiale a Washington.

Secondo la Casa Bianca, tale struttura – simile a quella annunciata anche dalla Gran Bretagna – riunirebbe esperti responsabili della definizione di “linee guida” e della valutazione dei modelli di intelligenza artificiale più avanzati per “identificare e mitigare” i rischi.

L’intelligenza artificiale generativa, in grado di generare testo, voce o immagini in base a una semplice richiesta in pochi secondi, ha registrato progressi esponenziali negli ultimi anni e la prossima generazione di questi modelli apparirà in estate.

Ciò suscita grandi speranze nella medicina e nell’istruzione, ma potrebbe anche destabilizzare la società, consentire la produzione di armi o sfuggire al controllo umano, ha avvertito il governo britannico.

“Dietro porte chiuse”

Dopo una prima giornata dedicata ai potenziali pericoli dell’intelligenza artificiale più avanzata, giovedì sono attesi rappresentanti politici di alto livello a Bletchley Park.

Tra loro, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il primo ministro italiano Giorgia Meloni, l’unico capo di stato del G7 a fare il viaggio.

Il Regno Unito spera di convincerli a istituire un gruppo di esperti sull’intelligenza artificiale basato sui modelli dell’IPCC per il clima.

Il miliardario americano e famoso imprenditore Elon Musk, già presente al vertice mercoledì, parlerà giovedì sera con il primo ministro britannico Rishi Sunak.

In una lettera aperta pubblicata martedì, alcuni dei “padri fondatori” della tecnologia come Yoshua Bengio o Geoffrey Hinton hanno lanciato un appello per “lo sviluppo e la ratifica di un trattato internazionale sull’intelligenza artificiale”, per ridurre il rischio di “conseguenze potenzialmente catastrofiche che potrebbero verificarsi”. .” i sistemi avanzati impongono all’umanità.

La sfida è riuscire a definire misure di salvaguardia senza soffocare l’innovazione per i laboratori di intelligenza artificiale e i giganti della tecnologia. L’UE e gli USA, a differenza del Regno Unito, hanno scelto la via della regolamentazione.

La settimana scorsa, diverse aziende come OpenAI, Meta (Facebook) e DeepMind (Google) hanno accettato di pubblicare alcune delle loro regole di sicurezza IA su richiesta del Regno Unito.

In una lettera aperta indirizzata a Rishi Sunak, un centinaio di organizzazioni internazionali, esperti e attivisti hanno lamentato il fatto che il vertice si sia svolto “a porte chiuse”, dominato dai giganti della tecnologia e con un accesso limitato per la società civile.

Fedele Golino

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