L’Italia aumenta i limiti del campo elettromagnetico per rafforzare l’economia del 5G e la competitività nazionale

L’evoluzione tecnologica in Italia compie un importante passo avanti con l’adeguamento delle limitazioni del campo elettromagnetico, fondamentale per la realizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture 5G. Con la recente varata della Legge 214/2023, l’Italia ha innalzato il limite dei campi elettromagnetici a 15 V/m, una modifica volta a rafforzare significativamente la rete 5G del Paese. Questo aumento dei limiti di emissione entrerà in vigore oggi, 29 aprile 2024.,

L’Italia aumenta i limiti sui campi elettromagnetici: implicazioni dell’aumento dei limiti

L’aumento dei limiti dei campi elettromagnetici consentirà una più ampia diffusione e miglioramento della tecnologia 5G. Ciò avviene ottimizzando l’uso dello spettro di frequenza come stabilito nelle nuove disposizioni della legge sulle comunicazioni elettroniche. Queste modifiche, in conformità con la norma tecnica IEC 211-10, mirano a garantire un’equa distribuzione dello spazio elettromagnetico e un’efficace applicazione della tecnologia.

L’Italia aumenta i limiti sui campi elettromagnetici: benefici per gli operatori e per l’economia

Grazie a queste nuove normative, gli operatori mobili avranno la possibilità di modificare e migliorare la propria infrastruttura di rete. Ciò non solo aumenterà la capacità e la qualità dei servizi di rete, ma stimolerà anche una maggiore competitività nel settore delle telecomunicazioni in Italia. L’economia 5G, che comprende settori come l’Internet delle cose (IoT), la mobilità autonoma e le città intelligenti, beneficerà direttamente di questi miglioramenti infrastrutturali, determinando impatti economici positivi a livello nazionale.

Normativa internazionale e italiana

L’Italia aumenta le restrizioni sui campi elettromagneticiL’Italia aumenta le restrizioni sui campi elettromagnetici

La Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) è l’organismo di riferimento a livello internazionale per la determinazione dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ICNIRP ha pubblicato nel marzo 2020 le sue linee guida aggiornate per l’esposizione ai campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza da 100 kHz a 300 GHz. Queste linee guida aggiornano le linee guida del 1998, che fissavano un limite di esposizione di 61 V/m, equivalente a circa 10 W/m². Questo limite si basa sul principio di precauzione, applicando un fattore di riduzione della densità di potenza del campo elettromagnetico 50 volte superiore alla soglia alla quale possono verificarsi effetti termici dannosi.

Il quadro normativo europeo relativo alla limitazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici è determinato dalla Raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 1999 (1999/519/CE), che copre le frequenze da 0 Hz a 300 GHz. Queste raccomandazioni stabiliscono livelli di riferimento per i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. sulla base dei risultati di uno studio condotto dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP), pubblicato per la prima volta nel 1998 e aggiornato a marzo 2020. Ad esempio, il limite proposto è 41,25 V/m per i telefoni cellulari che funzionano a 900 MHz e 61 MHz. V/m per un forno a microonde a 2,4 GHz. Inoltre, le raccomandazioni danno agli Stati membri la libertà di attuare livelli di protezione più rigorosi.

In Italia, tuttavia, i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici sono regolati da apposite norme tra cui il DPCM 8 luglio 2003, successivamente modificato dal D.Lgs. n. 179 del 2012. Questo stabilisce limiti diversi a seconda della frequenza: ad esempio i limiti di esposizione sono 60 V/m per frequenze da 0,1 MHz a 3 MHz, 20 V/m per frequenze da 3 MHz a 3 GHz, e 40 V/m . per le frequenze da 3 a 300 GHz viene inoltre introdotto un “valore di attenzione” di 6 V/m per i luoghi in cui le persone sostano più di 4 ore al giorno e un “obiettivo di qualità” di 6 V/m per gli spazi aperti nelle aree urbane. . Questi valori sono molto più stringenti rispetto alle linee guida ICNIRP.

Nonostante i recenti miglioramenti, i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in Italia sono ancora inferiori rispetto ad altri paesi europei come Francia, Germania, Belgio, Austria, Spagna e Grecia.

Supporto e risorse per la transizione

Per assistere gli operatori e le parti interessate coinvolte in queste nuove normative, il ministero ha sviluppato una sezione FAQ sul suo sito web. Questa risorsa online fornisce risposte dettagliate alle domande più frequenti riguardanti l’attuazione delle nuove restrizioni e offre un canale diretto per risolvere eventuali dubbi o preoccupazioni.

L’adeguamento dei limiti del campo elettromagnetico in Italia rappresenta un punto di svolta importante nella diffusione del 5G e nelle sue applicazioni successive. Con questi cambiamenti, l’Italia si posiziona come leader nella promozione delle tecnologie avanzate delle comunicazioni, con benefici attesi sia in termini di miglioramenti tecnologici che di crescita economica.

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Fedele Golino

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