La polizia italiana ha lanciato un’operazione in tutta la penisola contro una rete specializzata in frodi contro le aziende che ricevono aiuti di Stato a causa della pandemia di coronavirus, recuperando oltre 400 milioni di euro (433 milioni di dollari).
L’operazione, denominata “Free Credit” e che ha coinvolto la regione benestante Campania (sud) e Lombardia (nord), ha portato a oltre 80 raid e 12 arresti, ha detto la polizia in una nota.
L’associazione per delinquere “ben strutturata”, con sede nella città di Rimini, in Emilia-Romagna (nord), ha filiali in tutta Italia e conta 56 membri e 22 figure attraverso le quali ha truffato lo Stato italiano fino a 440 milioni di euro (477 milioni di dollari ) per richiedere prestiti falsi e crediti d’imposta.
La rete sta sfruttando le misure attuate dai governi durante le fasi più acute della pandemia nel 2020 e nel 2021 per aiutare le aziende e i commercianti in difficoltà.
L’operazione ha consentito di recuperare circa il 97% dell’importo fraudolento, grazie alla confisca di “edifici, imprese, veicoli e fondi”.
“Il credito totale sottoposto a embargo ammontava a circa 305 milioni di euro (331 milioni di dollari)”, ha calcolato la guardia di finanza.
Tra i beni sequestrati c’erano pezzi d’oro, platino, orologi di lusso, criptovaluta, che sono stati “conservati in casseforti in Austria, che sono stati perquisiti e confiscati con la collaborazione delle autorità austriache”, si legge nella nota.
La polizia italiana ha elogiato il ruolo “decisivo” dell’organismo di cooperazione giudiziaria europea, Eurojust, che “ha facilitato il coordinamento e l’esecuzione in Austria della confisca di beni di valore”, ha affermato.
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