La Francia respinge la petizione per rimuovere la controversa area di contenimento temporaneo per “Ocean Viking”

MADRID, 19 novembre (EUROPA PRESS) –

Il Consiglio di Stato francese ha respinto la richiesta di una ONG di rimuovere le aree di attesa create per i migranti che sbarcano da “Ocean Vikings” e che, secondo l’Associazione nazionale di assistenza alle frontiere per stranieri (Anafé), fungono da luoghi di detenzione illegali.

Alcuni dei minori dei 234 immigrati sbarcati dalla ‘Ocean Viking’ l’11 novembre nel porto francese di Tolone hanno lasciato l’area, “la sala d’attesa di una città turistica vuota”, secondo l’organizzazione.

Nella sentenza, pubblicata sul proprio sito internet, il Consiglio di Stato ha evidenziato “le circostanze eccezionali in cui l’ammissione di queste persone avrebbe dovuto essere regolamentata” e ha osservato “che i diritti di questi stranieri non sono stati gravemente e visibilmente lesi in maniera illegittima modo”. .

Infine, il Consiglio di Stato ha indicato che “associati e avvocati possono accedere a tale sala d’aspetto e svolgervi la loro missione in condizioni che non garantiscono, in circostanze di accertamento, l’adozione di provvedimenti urgenti”.

Va ricordato che le autorità francesi hanno negato le richieste di asilo di 123 dei 234 migranti arrivati ​​a bordo delle navi di soccorso dopo che Malta e Italia si erano rifiutate di farli entrare.

Il ministro dell’Interno, Geráld Darmanin, ha confermato il dato al Consiglio di Stato, giorni dopo aver anticipato l’espulsione di almeno 44 migranti e auspicato addirittura di farlo al più presto, con il trasferimento nel Paese di origine.

Il caso ha portato a una lotta politica con l’Italia e, una volta a terra, ha causato disordini legali per la Francia. Un tribunale di Aix-en-Provence ha stabilito questa settimana che la maggior parte dei migranti in attesa in una stanza per risolvere i propri casi potrebbe rimanere in custodia, con il risultato che giovedì decine di migranti sono stati abbandonati, secondo il quotidiano “Le Monde”.

La confusione si è replicata nel caso dei minori non accompagnati, in quanto inizialmente 44 sono stati inizialmente curati a Tolone ma almeno 26 erano “fuggiti” dall’albergo in cui erano stati trasferiti, secondo il presidente del consiglio dipartimentale del Var, Jean-Louis Masson. “Non abbiamo la forza per difenderli”, ha spiegato a ‘Le Figaro’.

La Francia ha consentito l’attracco della “Ocean Viking” con il presupposto della successiva distribuzione dei migranti che viaggiano a bordo, in modo tale che lo Stato si occuperà solo di un terzo. Il resto sarà distribuito ad altri undici Paesi, tra cui la Germania, che ha promesso di prenderne un altro terzo.

Alberto Baroffio

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