Nacque nella città di San Casciano di Val di Pesa, a circa 15 chilometri da Firenze, il 3 maggio 1469.
Era figlio di Bernardo Machiavelli e Bartolomea di Stefano Nelli, entrambi di famiglie colte e nobili, ma con poche risorse per debiti familiari.
Crebbe al tempo di Lorenzo de’ Medici, soprannominato il Grande, e ricevette un’accurata educazione favorita dalla lettura del greco classico e del latino.
Il suo salto in politica avvenne con la caduta dei Medici e l’ascesa del nuovo capo di Firenze, Signori.
Grazie alle sue capacità retoriche e negoziali, ha ottenuto una posizione pubblica che gli ha permesso di visitare vari tribunali in Francia, Germania e Italia in missioni diplomatiche per 18 anni.
Nel 1511 il governo di Firenze respinse la richiesta della Lega Santa di riportare al potere i Medici, sfociando in una guerra che si concluse con la sconfitta dei Signori.
Machiavelli, accusato di tradimento, fu assolto da ogni accusa, imprigionato e condannato a morte, solo per essere miracolosamente graziato.
Decise di stabilirsi in campagna con la famiglia, dove scrisse il suo classico “Il principe”, in cui riversò tutta la sua conoscenza della politica.
Nonostante siano passati secoli, Il principe è stato ed è un libro a margine di molti politici, le sue idee sono molto attuali e sono state persino citate in alcune serie televisive, come Merlí.
All’età di 58 anni, il 21 giugno 1527, morì Nicholas Machiavelli, lo storico, filosofo politico e scrittore italiano, considerato il padre della scienza politica moderna.
La storia è anche notizia. Profilo del raggio. Locuzioni di Pita Fortín e sceneggiatura di Javier Pasaragua.
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