Marini: “Da piccolo non sapevo quanto fosse grande Valentino Rossi”

Foto: MotoGP

Luca Marini ha parlato a L’Équipe del fratello Valentino Rossi.

Essere fratello di un pilota nove volte campione del mondo ha i suoi pro e i suoi contro. Luca Marini si concentra sul bene che ha fatto Valentino Rossi per il motociclismo, come fa chiunque altro, perché questa non è cosa da poco. Anche se è in pensione, continua a risollevare il morale e i suoi fan lo supportano in tutto ciò che fa. I piloti della MotoGP attualmente utilizzano Mooney VR46 (e aggiornato per il prossimo anno) menzionare queste cose.

La fama di Valentino Rossi. “È molto popolare. Forse anche più che in Italia. Conosco persone da tutto il mondo, e la cosa interessante è che ‘Vale’ crea in loro passione, anche al di fuori degli sport motoristici. Questo ha raggiunto le nonne e i bambini. Questo non potrebbe essere migliore per il nostro sport.”La Marini ha elogiato l’entusiasmo dei fan per il fratello.

“No, perché quando ero piccola non sapevo quanto fosse grande mio fratello.”ha risposto se ha iniziato ad andare in moto a causa di Rossi. “Per me esiste ed è normale. A volte lo vedo in televisione, ma non capisco cosa rappresenti. Quando ho iniziato ad andare in moto ero guidato solo dalla mia motivazione più profonda, qualcosa dentro di me. Il piacere di guidare una moto, la sensazione della velocità. E visto che ero bravo, ho pensato che forse avrei potuto guadagnarmi da vivere. Mio padre è stato colui che mi ha aiutato ad avviarlo.

“Quando ho iniziato ad andare in moto ero guidato solo dalla mia motivazione più profonda, qualcosa dentro di me”

Marini però vuole parlare anche della sua moto, la Ducati, la moto TOP della MotoGP in questo momento. “Potenza. Anche aerodinamica e, soprattutto, frenata. Ma la macchina è importante. Se va bene, puoi lavorare di più sull’aerodinamica e questo è ciò che ti dà un buon equilibrio. Potremmo non essere i migliori alla massima velocità, ma la nostra accelerazione in curva è molto buona. Questo è uno dei nostri punti di forza”.disse l’italiano.

Avevo infatti la curiosità di vedere tutti i piloti in sella alla Ducati. “Sì, sarà interessante. Qualcosa di simile si vede in Moto2, dove tutti hanno la stessa moto. Gli autisti devono dare qualcosa in più per eccellere. È positivo che il pacchetto tecnico sia più o meno lo stesso per tutti. Sarebbe bello vedere il potenziale di ciascuno. Anche se la corsa può essere un po’ noiosa perché i piloti hanno la stessa velocità, quindi la corsa può essere un po’ piatta”.stabilì Luca Marini.

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Giacomo Sal

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