Mentre è in corso un’inchiesta delle autorità congolesi, Rudi Di Maio, ministro degli Esteri italiano, ha chiesto alle Nazioni Unite di aprire un’inchiesta sull’omicidio del suo ambasciatore a Kinshasa, Luca Attanasio.
Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia nella RDC, è morto lunedì nell’est del Paese insieme a Vittorio Iacovacci, una scorta della polizia militare italiana, e Mustapha Milambo, un autista congolese, durante un viaggio organizzato dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP). per visitare un progetto scolastico nel villaggio.
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Per i ministri degli Esteri italiani, se il loro ambasciatore può decidere autonomamente le modalità dei suoi viaggi nel Paese, l’organizzazione di questo viaggio in Oriente ricade sotto la responsabilità del Programma alimentare mondiale (WFP).
“Pertanto chiediamo formalmente al Programma alimentare mondiale (WFP) e alle Nazioni Unite di aprire un’indagine per chiarire cosa è successo, le ragioni dei dispositivi di sicurezza utilizzati e chi è responsabile di questa decisione. Abbiamo anche chiarito che ci aspettiamo chiarezza e risposte esaurienti in tempi brevissimi”, ha affermato Rudi Di Maio.
In risposta a quanto accaduto alla diplomatica italiana, Marie Tumba Nzeza, il ministro degli Esteri del Congo ha annunciato la decisione del governo congolese.
“Tutti i diplomatici presenti sul territorio nazionale sono ora obbligati a segnalare al governo qualsiasi spostamento all’interno del Paese”, ha annunciato.
Ciò consentirà al governo, in caso di viaggio, di rafforzare la sicurezza dei diplomatici interessati nella zona rossa.
Intanto il presidente della Repubblica, Félix Tshisekedi, vuole che questa vicenda venga alla luce il prima possibile.
Per saperne di più sulla violenza nella RDC:
Questa la dichiarazione del suo portavoce al quale si è unito mercoledì la Bbc.
“Il capo dello Stato ha inviato un suo inviato a Goma, sul lago Kivu, dove è avvenuto questo crimine. Il suo alto consigliere diplomatico andrà a rafforzare con altri esperti l’unità che è stata istituita a livello locale”, ha affermato.
Da parte di Roma, la procura ha aperto un’inchiesta parallela, inviando una squadra di investigatori a Kinshasa.
Giovedì a Roma si sono svolti i funerali di Stato per il defunto ambasciatore italiano ucciso lunedì nella Repubblica Democratica del Congo.
Il nuovo primo ministro italiano, Mario Draghi, presidente del Senato e della Camera dei rappresentanti, così come diversi ministri e famiglie dei defunti hanno pianto durante la cerimonia funebre presieduta dal cardinale Angelo De Donatis nella chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Il governo del Congo accusa il gruppo ribelle hutu ruandese, FDLR. I ribelli da parte loro negano questa accusa.
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