L’Italia ha segnalato un focolaio di influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità in un allevamento nel nord-est del Paese, ha annunciato oggi l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH). Oggi è stato confermato anche in Croazia il primo caso di influenza aviaria.
L’epidemia ha ucciso 10 uccelli in un allevamento di pollame a Sant’Urban, in Veneto, ha detto WOAH, citando le autorità italiane, secondo quanto riportato da Reuters.
È stato confermato il primo focolaio di H5N1 nella stagione 2023/24 in un allevamento di 20.000 tacchini a Sant’Urban, in provincia di Padova, ha annunciato il Ministero della Salute italiano.
Nel comunicato si legge che si tratta del primo caso di influenza aviaria in un allevamento, mentre giorni fa sono stati confermati diversi casi tra volatili selvatici nella provincia di Rovigo.
Casi sono stati registrati anche in Croazia
Il Ministero croato dell’Agricoltura ha annunciato che è stata rilevata l’influenza aviaria in un allevamento di tacchini nel comune di Oriovac nella contea di Brod-Posavina.
L’ispettorato statale ha ordinato l’attuazione di misure per prevenire l’ulteriore diffusione e controllare la malattia.
“Dopo che il 14 novembre 2023 il Ministero dell’Agricoltura ha ricevuto una segnalazione di sospetta influenza aviaria da parte dell’organizzazione veterinaria ufficiale a causa dell’aumento osservato della morte di animali negli impianti di ingrasso dei tacchini situati nel distretto di Brod-Posavina (comune di Oriovac), è stato effettuato un esame fuori da un veterinario. “Il campionamento degli animali e un rapporto preliminare di laboratorio hanno determinato oggi il gruppo del pollame (la determinazione dei sottotipi di virus H e N e della bassa e/o alta patogenicità è in corso)”, si legge nel comunicato stampa. Dnevnik.jam
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