Italia.- Il processo contro il narcotrafficante italiano Matteo Messina Denaro è stato rinviato a marzo a causa della sua assenza

MADRID, 19 gennaio (EUROPA PRESS) –

La prima udienza del processo al narcotrafficante italiano Matteo Messina Denaro, arrestato lunedì dalle forze di sicurezza, è stata rinviata al 9 marzo dopo che l’imputato non si è presentato in videoconferenza dal carcere.

Messina Denaro, considerato uno degli ultimi padrini di Cosa Nostra e latitante dalla Giustizia da tre decenni, ha scelto questo giovedì di sottoporsi a una seduta di chemioterapia dal carcere dell’Aquila e ha saltato la prima seduta del suo processo, come riportato da Rai News.

L’avvocato d’ufficio, Salvatore Baglio, è comparso brevemente al processo per annunciare che Messina Denaro aveva nominato suo nipote Lorenza Guttadauro quale difensore di fiducia, dopodiché il presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Maria Carmela Giannazzo, ha deciso di rinviare il processo. fino a marzo.

“Il rinvio odierno del processo era in una certa misura prevedibile, potendo essere presente anche l’imputato, ma credo che le circostanze legate alle sue condizioni di salute e alle cure prestate all’imputato abbiano predeterminato questa scelta”, ha puntualizzato Giannazzo.

Nel frattempo è stato convalidato anche l’arresto di Giovanni Luppino, che è un confidente del boss italiano e lo ha accompagnato alla clinica di La Maddalena per ricevere le cure per il suo tumore.

L’arresto di Messina Denaro, a cui si sono uniti un centinaio di poliziotti, è avvenuto lunedì dopo che il boss mafioso di Cosa Nostra si è recato sotto falso nome in una clinica, dopodiché è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza.

Alberto Baroffio

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