Il papa è in partenza per la Repubblica Democratica del Congo per il suo primo viaggio internazionale quest’anno

ROMA, 31 gennaio (EUROPA PRESS) –

Il Papa parte questo martedì 31 gennaio per la Repubblica Democratica del Congo (RDC), prima tappa del suo viaggio in Centrafrica – il primo quest’anno -, che lo porterà anche in Sud Sudan, per promuovere la pace nelle due nazioni lacerate dalla guerra civile.

Come riporta Vatican News, al suo arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino, l’auto del Papa si è fermata pochi minuti davanti al Monumento ai caduti di Kindu, che ricorda i 13 aviatori italiani caduti in Congo l’11 novembre 1961. Il Papa ha dedicato un preghiera per le vittime di quella sanguinosa strage e per tutte le persone che hanno perso la vita partecipando a missioni umanitarie e di pace.

Quindi, dopo essere arrivato all’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino, alle 08.29, il Papa è partito per la capitale, Kinshasa, con l’A359/ITA Airways, ed è stato programmato per atterrare all’aeroporto internazionale N’djili alle 15.00.

Francesco si reca per la quarta volta in quasi dieci anni di pontificato in Africa e con la RDC e il Sud Sudan saranno dieci i Paesi del continente che visiterà. Nel 2015 ha visitato Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana; Marocco, a marzo 2019, e successivamente Mozambico, Madagascar e Mauritius nello stesso anno.

“Se quella in Sud Sudan somiglia a un’antica guerra etnica, che nell’est della Repubblica Democratica del Congo è postmoderna, è una guerra che continua quasi per ragioni interne perché c’è stata una privatizzazione del commercio di armi, ci sono tante persone che vivono in questa situazione e quando ci sono molti gruppi in conflitto, è difficile trovare il cuore politico di questo problema”, ha detto il politico italiano Mario Giro, membro della Comunità di Sant’Egidio, in una conferenza stampa per i giornalisti.

L’Africa centrale, che ospita circa il 20% dei cattolici del mondo, è una delle regioni del mondo dove il numero dei fedeli e delle vocazioni religiose è in aumento.

Alberto Baroffio

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