Il governo italiano approva le riforme costituzionali per l’elezione diretta del primo ministro




Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato questo venerdì il progetto di legge di riforma costituzionale che intende introdurre elezione diretta del primo ministro da parte degli elettoricon l’obiettivo di evitare cambiamenti costanti nella governance esecutiva o tecnocratica, ma ciò è avvenuto con un’opinione opposta a quella dell’opposizione.

Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha sottolineato che negli ultimi anni l’Italia ha sperimentato questo nove primi ministri e 12 governi. “O i politici italiani sono peggiori di quelli francesi o tedeschi, il che non credo, oppure il sistema è sbagliato”, ha sottolineato.

Meloni ha spiegato che la riforma, che modifica quattro articoli della Costituzione, prevede norme che disciplinano le dimissioni o la mozione di sfiducia nei confronti di un presidente del Consiglio, un membro del parlamento di maggioranza può assumere la carica aggirando il voto di fiducia e questo può essere fatto solo una volta.

Attualmente gli italiani eleggono partiti politici o coalizioni che poi, a seconda dei risultati, propongono il nome di un candidato primo ministro al Presidente della Repubblica, che lo accetta e poi dovette sottoporsi al voto per l’incoronazione in Parlamento.

È passato un anno dalla vittoria elettorale di Giorgia Meloni

Il primo ministro”

La riforma, conosciuta come “primo ministerialismo”, vuole costringere il primo ministro del paese a essere eletto direttamente dagli elettori. evitando l’instabilità di 68 governi in 70 anni o casi come quelli dell’esecutivo guidato da figure come Giuseppe Conte, esperto legale arrivato al Governo nel 2018 senza candidarsi. sostenuto da una coalizione tra Movimento 5 Stelle e Lega Salvini.

Oppure dirigenti nominati “tecnici” da capi di Stato in tempi difficili, come l’economista Mario Monti nel 2011, per risolvere il problema. crisi economica dopo la caduta di Silvio Berlusconi, o successivamente, tra il 2021 e il 2022, da un ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel pieno della pandemia di coronavirus.

“Questa è la fine del governo tecnocratico o dell’esecutivo arcobaleno”, ha detto Meloni.

L’opposizione di centrosinistra ha accolto questa proposta con scetticismo poiché ritiene che rischi di indebolire il potere del capo dello Stato. Meloni ha risposto che il presidente repubblicano “si considera una garanzia assoluta” e che le riforme non intaccano il suo potere.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha annunciato che non sosterrà il disegno di legge, mentre Riccardo Magi di +Europa, lo ha definito “orribile” e ha accusato la Meloni di volerlo. trasformare l’Italia nell’Ungheria di Viktor Orban.

Meloni: “La parola arriverà alle orecchie degli italiani”

Perché questa è una riforma della Costituzione e, se non avrà l’approvazione dei due terzi del Parlamento, Per essere ratificato è necessario un referendum popolare.cosa che verrà fatta se necessario, come ha confermato il premier Giorgia Meloni che lo ha affermato “la voce si diffonderà in tutto il popolo italiano.”

“Il nostro obiettivo è garantire che chiunque sia eletto dal popolo possa governare nella legislatura”, ha detto Meloni, che si è descritto come “madre di tutte le riforme questo si può fare in Italia” e ha aggiunto che solo così chi “sarà eletto alle elezioni potrà avere l’intero corpo legislativo e realizzare i suoi progetti e garantire stabilità”.

Il governo Meloni ha comunque un’ampia maggioranza in Parlamento non ha raggiunto i due terzi e tutti i partiti di opposizione, tranne Italia Viva, hanno espresso la loro contrarietà alla riforma.

“Sono molto orgoglioso di questa riforma e spero che ci sia un grande sostegno da parte del Parlamento o della parte italiana che deciderà attraverso un referendum. Abbiamo fatto quello che avevamo promesso”, ha aggiunto Meloni, precisando che abbiamo un’opportunità storica portando il Paese alla “Terza Repubblica”.

Alberto Baroffio

"Lettore certificato. Zombie geek. Avido esperto di alcol. Tipico fanatico del cibo. Praticante di viaggio."