I leader di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Italia, il quintetto che segue la situazione in Ucraina, hanno riaffermato lunedì in un incontro telematico la loro volontà di mantenere le pressioni sul presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra. In Ucraina.
Nella conversazione, secondo Elysee, hanno parlato della situazione umanitaria nella città ucraina di Mariupol, che hanno definito “critica”, e dell’urgenza di ottenere libero accesso agli aiuti umanitari.
“Hanno ripetuto la loro richiesta di un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe e hanno riaffermato la loro determinazione ad aumentare il loro sostegno all’Ucraina e a mantenere la pressione sulla Russia”, hanno affermato le autorità francesi.
L’obiettivo comune, dicono, è che la Russia accetti il cessate il fuoco e porti avanti i negoziati in corso con l’Ucraina.
All’incontro a distanza hanno partecipato il presidente francese, Emmanuel Macron; capo del governo tedesco, Olaf Scholz; Gran Bretagna, Boris Johnson e l’Italia, Mario Draghi, e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che questa settimana intraprenderanno un tour europeo che lo porterà a Bruxelles e in Polonia.
“Continua il coordinamento tra partner europei e alleati in guerra”, ha aggiunto la Presidenza francese in una sintesi del colloquio, dove giovedì a Bruxelles si svolgeranno i preparativi per i vertici straordinari della Nato e del G7 a margine del Consiglio d’Europa.
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