è stata ridotta in appello la pena di Domenico Lucano, sindaco della Calabria condannato per favoreggiamento dei migranti

Tra esclamazioni di vittoria e abbracci con i suoi cari, Domenico Lucano, detto familiarmente “Mimmo”, ha festeggiato mercoledì 11 ottobre la decisione della Corte d’Appello di Reggio Calabria. I giudici, infatti, gli hanno detto che era stato condannato “solo” a diciotto mesi di carcere, nonostante le richieste della Procura. Già sindaco di Riace dal 2004 al 2018, cittadina di quasi 2mila abitanti arroccata sulle colline calabresi, Mimmo Lucano è stato condannato a una dura pena in primo grado, nel 2021: più di tredici anni di carcere per “associazione per delinquere per finalità di immigrazione clandestina”, “pratiche fraudolente” e “abuso del patrimonio pubblico”. “Giustizia è stata data a chi opera sempre nell’interesse del bene comune e difende i gruppi più deboli”hanno reagito i legali dei due ex eletti, lasciando la corte d’appello.

Leggi anche: Gli articoli sono forniti per i nostri abbonati La sinistra italiana si è mobilitata a sostegno di Mimmo Lucano, una figura che accoglieva gli stranieri

“È stato un processo politico, le accuse contro di lui erano eccessive, ha sottolineato Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano Solidarietà (ICS), piattaforma che fornisce assistenza legale ai richiedenti asilo. Questo episodio rimarrà una pagina oscura della giustizia italiana, in cui si tentò di distruggere un uomo e un esempio di ospitalità. » Perché dietro al sindaco Riace in gioco c’è l’integrazione dei migranti.

Nel 1998, Mimmo Lucano accolse per la prima volta i curdi bloccati sulle spiagge vicine e non avrebbe mai smesso di aiutare i migranti. In vent’anni farà di Riace una città conosciuta in tutto il mondo per la sua accoglienza incondizionata. Decine di esuli, dalla Somalia, dalla Tunisia, dall’Afghanistan, cercarono rifugio in città. Nascono le cooperative sociali e i negozi. Le scuole dei villaggi riaprono e permettono a giovani calabresi e migranti di convivere.

Gli obiettivi di Matteo Salvini

Il “modello Riace”, visto come un buon modello di integrazione attraverso il lavoro, che permette anche di fermare il declino della regione Calabria, sempre più vuota, è stato elogiato in molti paesi. Nel 2016, rivista americana Proprietà ha classificato i membri del consiglio al 40° postoe classifica delle persone più influenti del pianeta. Nello stesso anno, Papa Francesco gli inviò una lettera esprimendo il suo sostegno alle sue iniziative a favore dei migranti.

Mimmo Lucano è stato rieletto due volte, fino all’arresto nel 2018. Accusato principalmente di aver affidato fraudolentemente la gestione dei rifiuti pubblici a cooperative di migranti. Lo ha accusato anche il tribunale di Locri (Calabria). “sfruttare il sistema delle ammissioni pubbliche per fini di immagine pubblica”. In quel momento il leader della Lega (estrema destra), Matteo Salvini, al Viminale, non esitò a chiedere” zero » Il sindaco è uno dei suoi bersagli preferiti. Poco dopo essere stato condannato nel 2021, il leader populista che ora è vicepresidente del consiglio scherzava ancora: “Se il Sindaco, che si batteva per la gentilezza e l’accoglienza, fosse stato dichiarato colpevole, allora non mi sentirei più solo. » Ha poi fatto riferimento al proprio processo sugli “arresti di migranti” davanti a un tribunale di Palermo, dopo aver respinto la caduta di 147 persone nel 2019.

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Fedele Golino

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