Arrestato a Cartagena il falso erede italiano Silvio Berlusconi

Identificato come Marco Di Nunzio, il 56enne ha dichiarato che Berlusconi ha scritto un testamento nella città caraibica (settentrionale) di Cartagena prima della sua morte, in che gli ha ordinato la cessione del 2% delle azioni della società Fininves, una barca e una casa ad Antigua e Barbuda.

L’ufficio notarile avrebbe dovuto convalidare la dichiarazione del magnate dei media ed ex primo ministro italiano morto nel giugno 2023, ma i responsabili del settore professionale hanno assicurato ai media che si trattava di un documento “apocrifo”.

Mercoledì Di Nunzio è stato arrestato a Cartagena da agenti della Procura e da membri della Marina, hanno riferito giovedì all’AFP fonti di queste agenzie che hanno chiesto di restare anonime.

Gli informatori non hanno specificato i motivi dell’arresto, perché il processo d’accusa era ancora pendente.

Lo sostengono i giornalisti Di Nunzio arrestato per presunti “documenti falsi” durante il completamento di questa procedura.

L’italiano presenterà il testamento alle autorità del suo paese per rivendicare i diritti su alcune delle proprietà di Berlusconi, la cui fortuna è stata stimata dalla rivista economica Forbes a circa 6,9 miliardi di dollari prima della sua morte.

Dopo la morte – all’età di 86 anni – del politico che ha dominato la vita politica italiana degli ultimi decenni, l’agenzia Ansa ha pubblicato il suo testamento, secondo quanto riportato da che ha lasciato circa 109 milioni di dollari alla sua ultima compagna, Marta Fascina.

Il resto era destinato principalmente ai suoi cinque figli nati da due matrimoni.

Alberto Baroffio

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