I soccorritori avevano poche speranze di trovare sopravvissuti lunedì dopo che una parte del ghiacciaio della Marmolada è crollata a causa di un’ondata di caldo.la più grande delle Alpi italiane, rimanendo almeno otto morti e otto feriti.
Il disastro è avvenuto il giorno dopo temperatura record di 10°C in cima al ghiacciaioindebolito da il riscaldamento globalee un’ondata di caldo che ha colpito la penisola italiana, accelerandone lo scioglimento.
Le possibilità di trovare sopravvissuti sono “praticamente nulle”Ad avvertire la stampa il capo del Soccorso d’alta montagna della regione, Giorgio Gajer.
I soccorritori schierati drone dotato di telecamera termica di nottesperando di trovare sopravvissuti che sono stati travolti da una valanga di ghiaccio e roccia, ha spiegato AFP il sindaco della città di Canazei, Giovanni Bernard.
A causa del maltempo che ha colpito la zona questo lunedì, L’elicottero che trasportava il premier Mario Draghi non può atterrare a Canazeiquindi devi arrivarci in macchina.
“Questa è una situazione molto pericolosa anche per i soccorritori”che non poteva avanzare a piedi, spiegò Bernard.
Secondo l’agenzia di stampa cigno, almeno tre italiani e un ceco erano tra i pedoni morti nel crollo.
Capo della Protezione Civile della Provincia del Veneto, Gianpaolo Bottacinmenziona anche “scomparso” senza menzionare il numero.
La stampa parla di 15 auto nel parcheggio che finora nessuno ha recuperato.
“Abbiamo trovato diversi corpi frantumati tra cumuli di ghiaccio e macerie sparse per oltre 1.000 metri”, ha detto Gino Comelli, del Soccorso alpino, citato dal quotidiano Corriere della Sera.
sbrinamento accelerato
Le squadre di soccorso alpino hanno attivato un numero verde per aiutare le persone che non hanno notizie di parenti che fanno escursioni sui ghiacciai.
Crollo di parte del ghiacciaio della Marmolada”è una conseguenza delle condizioni meteorologiche attuali, ovvero un episodio caldo anticipato che coincide con il problema del riscaldamento globale“, spiegò a AFP Professor Massimo Frezzotti, del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi di Roma Tres.
“Il disgelo sta accelerando nelle Alpi. Abbiamo avuto un inverno molto secco, con un deficit di precipitazioni dal 40 al 50%. Lo stato attuale del ghiacciaio corrisponde a metà agosto, non all’inizio di luglio”, ha affermato lo specialista.
Draghi avverte anche che il crollo c’è relativi al “degrado ambientale e alla situazione climatica”.
Intanto papa Francesco ha chiesto sul suo account Twitter che “La tragedia che stiamo vivendo a causa del cambiamento climatico dovrebbe spingerci a cercare con urgenza nuove strade che rispettino le persone e la natura”.
“È un miracolo che siamo ancora vivi”ha detto Stefano Dal Moro, un ingegnere che era sul ghiacciaio con un amico israeliano.
“Abbiamo sentito un tonfo e in quel momento è stato rilasciato il ghiaccio marino. Non ha senso correre, tutto quello che puoi fare è pregare”.convincere il giornale Corriere della Sera.
Il ghiacciaio sta crollando nei pressi dell’abitato di Punta Rocca, sulla consueta via per raggiungerne la vetta.
Tecnicamente lo è seraccovale a dire, un enorme blocco che potrebbe essere lì da secoli e che è finito in una valle crolla in una corsa senza ostacoli.
“Regina delle Dolomiti”
L’immagine è stata filmata da un rifugio vicino allo spettacolo del disastro neve mista a rocce rotolava giù per la montagna accompagnata da un rombo.
Un’altra immagine scattata dai turisti con i loro telefoni mostra una valanga da lontano, trascinando tutto sul suo cammino.
Ghiacciaio della Marmolada, soprannominato “Regina delle Dolomiti”, è il più grande ghiacciaio di queste montagne del nord Italia, che fa parte delle Alpi.
Straordinaria dimensione del distacco: circa 200 metri in avanti scendendo di un chilometro e mezzo a una velocità di circa 300 km orari, calcolò la stampa.
Situato in Trentinodiede origine al fiume Avisio e dominò il Lago Fedaia.
Secondo i rapporti Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), pubblicato il 1 marzo, il lo scioglimento del ghiaccio e della neve è una delle prime 10 minacce causate dal riscaldamento globaleche alterano gli ecosistemi e minacciano alcune infrastrutture.
L’IPCC avverte che i ghiacciai in Scandinavia, nell’Europa centrale e nel Caucaso potrebbero perdere il 60-80% della loro massa entro la fine del secolo.
(Sulla base delle informazioni dell’AFP)
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