I calciatori italiani hanno dovuto sottoporsi al duro regime imposto dal loro allenatore Luciano Spalletti durante il campionato in Germania mentre difendevano il titolo di campione d’Europa. Vieta ai giocatori di utilizzare la popolare PlayStation, di indossare cuffie o di portare con sé telefoni cellulari durante i massaggi. L’allenatore 65enne ha ammesso che gli manca il passato, quando non esisteva la tecnologia moderna.
Le regole interne che la “Squadra azzurra” seguirà durante il torneo possono essere definite un ritorno al passato. Spalletti ha chiesto alla squadra di concentrarsi al 100% sul proprio ruolo di campione in carica.
Ciò va contro la sua convinzione che i calciatori si siano affezionati alle console di gioco PlayStation, con le quali trascorrono il tempo libero, durante le riunioni più lunghe delle nazionali.
“Questa volta la console resterà a casa. Devi concentrarti sulla nazionale e cose del genere non sono permesse. Vinceremo l’Europeo, non (il gioco per computer) Call of Duty”, ha detto l’allenatore. si è sentito dire in conferenza stampa alla vigilia della prima partita di oggi a Dortmund contro l’Albania.
Le altre partecipanti del girone B sulla carta più forti sono Spagna e Croazia.
Forse è anche questo il motivo per cui Spaletti attua regole ferree. Lo ha detto il giornalista Manu Heredia sul social network
“Mi mancano i ritiri del passato, quando questa tecnologia moderna non esisteva”, ha detto Spalletti, due volte campione russo con il San Pietroburgo. Pietroburgo, ha portato il Napoli allo scudetto dopo 33 anni l’anno scorso e ha sostituito Roberto Mancini in Nazionale durante le qualificazioni agli Europei.
Le regole sembrano troppo dure per i tifosi di questi tempi, ma l’allenatore italiano insiste. “Bisogna avere lo stile di vita giusto per dare il massimo in campo”, ha sottolineato Spalletti.
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