“Vengo da una grande famiglia italiana di Salvatore e la mia famiglia possiede una tenuta toscana vicino a Firenze nella regione del Chianti, tra vigneti e ulivi”, spiega la proprietaria dello studio culinario Monica Eremeevová. “Fin da piccolo spostavo i prodotti che coltivavo io stesso. “Che si tratti di uva, verdure, olive”, ha aggiunto.
Ed è proprio la valorizzazione dei prodotti locali che il titolare dell’accademia vuole insegnare ai visitatori. “In Italia abbiamo il termine ‘chilometri zero’, che si riferisce proprio alle materie prime regionali”, spiega Eremeevová.
Oltre a ciò i partecipanti potranno aspettarsi anche diversi ospiti, uno dei quali arriverà il 19 giugno. Lo chef italiano e vincitore di premi europei nel campo della grigliata, Daniele Govoni, insegnerà agli interessati come preparare correttamente carne o verdure. In futuro sono previsti ad esempio seminari sulla cucina molecolare o sulla preparazione delle torte.
L’Istituto ha sede nel Castello Savoia, che otto anni fa era un rudere. Dopo un’accurata ricostruzione, dell’edificio originale rimangono solo le fondamenta gotiche del XIII secolo, né i mobili né gli interni sono stati conservati. Il castello prende il nome dalla sua più importante proprietaria, Maria Teresa di Savoia del Liechtenstein.
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