GERUSALEMME: Lunedì sono continuati gli scontri tra attivisti Hamas e le forze israeliane, dopo l’attacco a sorpresa lanciato sabato dal movimento islamico palestinese contro Israele dalla Striscia di Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di una “lunga” guerra contro Hamas.
Ecco cosa sappiamo finora di questo conflitto:
Il corso dell’attacco
L’attacco di Hamas è stato sferrato all’alba di sabato nel mezzo del sabato, una festa ebraica settimanale, 50 anni e un giorno dopo l’inizio della guerra arabo-israeliana del 1973.
Il movimento palestinese ha lanciato migliaia di razzi contro Israele mentre i suoi combattenti hanno usato esplosivi e bulldozer per sfondare la barriera che separa la Striscia di Gaza dal territorio israeliano, attaccando postazioni militari e civili nelle strade.
Usando veicoli a motore, barche e persino parapendii, i combattenti si sono infiltrati nelle aree urbane israeliane come Ashkelon, Sderot e Ofakim, che si trovano a circa 22 chilometri dal confine con l’enclave costiera.
Hamas ha confiscato l’equipaggiamento militare israeliano e ha preso in ostaggio i civili. Secondo il governo israeliano sono nelle loro mani “più di 100 prigionieri”, tra cui cittadini tedeschi e americani.
I suoi combattenti hanno in particolare preso d’assalto una stazione di polizia a Sderot dove hanno avuto uno scontro a fuoco con le truppe israeliane. Secondo quanto riportato dai media, hanno attaccato un rave party a cui partecipavano diverse centinaia di giovani israeliani vicino al Kibbutz Reim, vicino a Gaza.
La risposta di Israele
L’esercito israeliano, contando più di 3.000 colpi sparati dai palestinesi, ha risposto con attacchi aerei e ha lanciato l’operazione “Spada di ferro”, distruggendo edifici considerati il ”centro di comando” di Hamas a Gaza.
Benjamin Netanyahu ha promesso di ridurre in “rovine” il nascondiglio di Hamas a Gaza, un’enclave povera che ospita 2,3 milioni di persone.
L’esercito ha annunciato di aver schierato decine di migliaia di soldati per combattere i militanti di Hamas che si erano infiltrati nella regione desertica meridionale di Israele.
Secondo il portavoce militare Richard Hecht, gli attacchi hanno preso di mira 426 obiettivi, inclusi tunnel e altre infrastrutture a Gaza.
L’esercito israeliano, colto secondo gli analisti di sorpresa, ha annunciato l’intenzione di evacuare l’intera popolazione attorno alla Striscia di Gaza entro 24 ore.
Quanti sono morti e dispersi?
Secondo Israele, più di 700 persone sono state uccise e 2.150 ferite da parte israeliana.
I giornalisti dell’AFP hanno visto corpi di civili crivellati di proiettili giacere nelle strade in almeno tre località: a Sderot, nel sud di Israele, un kibbutz adiacente a Gevim Beach e Zikim nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo Hamas, nella Striscia di Gaza sono stati uccisi 413 palestinesi e 2.300 feriti.
Sono stati uccisi dieci nepalesi, una francese, due tailandesi, uno studente cambogiano, due donne ucraine e “diversi americani”.
Israele ha riconosciuto che civili e soldati israeliani erano stati rapiti, senza specificare quanti. Il sito di notizie online israeliano Ynet ha citato “una stima di circa 100 persone”. L’ambasciatore israeliano in America ha detto che tra i rapiti ci sono cittadini americani. Il Paraguay denuncia la scomparsa di due suoi cittadini.
Cosa dice Hamas
Le Brigate Ezzedine Al-Qassam, il ramo militare di Hamas, hanno annunciato di aver lanciato l’operazione “Al-Aqsa Flood” contro Israele e di aver lanciato più di “5.000 razzi” per “porre fine ai crimini dell’occupazione”.
Israele occupa la Cisgiordania, i territori palestinesi e Gerusalemme est dal 1967, e ha imposto un blocco su Gaza da quando Hamas ha preso il potere lì nel 2007.
“Siamo sull’orlo di una grande vittoria”, ha detto Ismail Haniyeh, il leader di Hamas.
Il movimento invita i “combattenti della resistenza in Cisgiordania” così come i “paesi arabi e musulmani” a unirsi alla sua lotta.
Domenica mattina, gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno annunciato di aver lanciato “proiettili di artiglieria e missili” contro posizioni israeliane al confine tra Libano e Israele, in solidarietà con Hamas.
L’esercito israeliano ha affermato di aver risposto utilizzando i droni.
QUELLO reazione Nel mondo
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato fermamente l’attacco di Hamas e ha invitato la comunità internazionale a compiere sforzi diplomatici per evitare l’escalation del conflitto.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato un “ulteriore sostegno” da parte degli Stati Uniti a Israele, mentre gli aiuti militari sono “in arrivo”, ha annunciato la Casa Bianca. Washington iniziò anche a inviare ulteriori munizioni a Israele.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha condannato l’attacco definendolo “terrorismo nella sua forma più atroce” e ha affermato che Israele ha “il diritto di difendersi”.
Domenica il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato Israele e Hamas a “sostenere la pace” e a salvare i civili.
L’Iran “sostiene la legittima difesa della nazione palestinese”, ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raïssi, aggiungendo che Israele dovrebbe essere “responsabile” della situazione.
L’Arabia Saudita ha chiesto “la fine immediata dell’escalation tra le due parti, la protezione dei civili e l’autocontrollo”.
Il Programma alimentare mondiale (WFP) si è detto “profondamente preoccupato” per le difficoltà di accesso ai prodotti alimentari di base nelle aree colpite e ha chiesto “un accesso umanitario sicuro” per distribuire cibo alle persone sfollate o nei rifugi.
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