Il film italiano “Cinema Paradiso” (1988), diretto da Giuseppe Tornatore, è diventato una delle sorprese più piacevoli nel mondo del cinema della fine degli anni ’80 Catalogo Netflix (anche se lo lascerà tra pochi giorni, il 13 aprile) lo è un film classico che ci immerge nella nostalgia e nel fascino del cinema rurale, in cui gioca un ruolo fondamentale il prudente contesto rurale della Sicilia del dopoguerra. La trama segue la storia negli anni di Salvatore Di Vita, meglio conosciuto come Totò, un giovane che scopre il suo amore per la celluloide grazie all’amicizia con il proiezionista cinematografico locale, Alfredo.
La registrazione contiene uno dei finali più belli della storia della settima arte, che come ricorda il libro ‘The End. Il miglior finale della storia del cinema’ di Ivan Reguera, il montaggio è stato affidato allo stesso Giuseppe Tornatore, montando con le sue mani l’intera scena del bacio. Per filmare la scena, il regista ha deciso di filmare a luci spente mentre mostrava per la prima volta un bacio proiettato all’attore Jacques Perrin, catturando un momento autentico in cui l’attore si emoziona contemplando la bellezza della scena.
Il film ha ricevuto un ampio riconoscimento internazionale, vincendo importanti premi, incl Oscar per la categoria Miglior film in lingua straniera, nonché un Golden Globe nella stessa categoria. Ha ricevuto anche cinque premi BAFTA, tra cui il miglior attore protagonista per Philippe Noiret, il miglior attore non protagonista per il giovane Salvatore Cascio e la migliore sceneggiatura originale. Inoltre, ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes con ‘Troppo bello per te’ (1989), di Bertrand Blier, e ha vinto il Premio David di Donatello assegnato dall’Accademia del Cinema Italiano nella categoria Miglior Musica di sempre. compositore Ennio Morricone.
Il cast conta fino a tre attori per il personaggio di Salvatore, vale a dire Salvatore Cascio, Marco Leonardi e Jacques Perrin nelle rispettive fasi di bambino, adolescente e adulto. Completa il cast Philippe Noiret, che brilla di luce propria nel ruolo di Alfredo, carismatico proiezionista che irradia dolcezza e saggezza.
I critici di Fotogramas lo hanno definito un melodramma “astuto”, sottolineando che “l’abilità con cui non va oltre i limiti è la sua virtù principale”, e hanno assicurato che “L’amore per il cinema e la sua morte sono i pilastri di una storia sempre sull’orlo delle lacrime”. Per questa parte, Washington Post Lo ha definito “uno dei più grandi film sull’amore per il cinema”, sottolineando la natura nostalgica e sensibile del film, così come la sua capacità di preservare ricordi che resteranno nel cuore degli amanti della settima arte.
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