Un calabrese a Belfast, nella bottega di Francesco Iaquinta l’Italia del cibo e dell’arte ha conquistato l’Irlanda

Dopo 10 anni di sacrifici e ripartindo letteralmente da zero, il Silano è riuscito a realizzare il suo sogno trasformando il suo ristorante in un modello e un punto di riferimento: “Io e mia moglie abbiamo costruito qualcosa di straordinario” Francesco era con la sua ragazza, che poi diventata sua moglie, a Bologna. Due ragazzi del college che stavano solo pensando a come costruire il loro futuro. Francesco, dopo la laurea in Scienze Motorie, viste le difficoltà in Italia, decide di partire. All’inizio del 2014 arriva con la ragazza a Londra, e da qualche mese cercano lavoro, si danno da fare in mille modi. Lui, con la sua formazione sportiva, lavora come personal trainer.

Ma si rende conto che questa non era ancora la sua destinazione finale così, visto che la moglie aveva trovato lavoro in un’azienda di Belfast, alla fine del 2014 decisero di lasciare definitivamente Londra. A Belfast gli esordi non sono particolarmente positivi, vista la scarsa conoscenza della lingua e la mancanza di risorse. Francesco Iaquinta parte praticamente da zero, prova a reinventarsi, come usare la laurea, poi inizia a lavorare come cameriere a Belfast Castello. Sono stati mesi e anni duri, con tante difficoltà, ma il giovane calabrese, testardo come solo un calabrese sa essere, non si arrende.

Capisce che il settore agroalimentare italiano gode di molto apprezzamento, ma pensa di fare qualcosa di diverso, non fermandosi al solito negozio che vende prodotti tipici di diverse regioni. Così dà vita a quella che lui chiama semplicemente “La Bottega”, ma che tutto è tranne il solito negozio tradizionale italiano.

In realtà, il suo progetto è portare lo spirito italiano a Belfast, in Irlanda. Italianità intesa come modello di vita, cultura, arte, cibo. Inizia così un’avventura straordinaria, e costruisce pian piano una struttura che negli anni cresce, si sviluppa, diventa un punto di incontro, un punto di riferimento, addirittura un centro culturale, anche una pinacoteca. «Qui, il mio sogno era proprio questo: portare l’Italia, il suo cibo e la sua arte, in Irlanda. Cibo e arte, le due cose che ci qualificano nel mondo».

Il progetto ha successo, La Bottega di Francesco Iaquinta entra nel cuore degli irlandesi. Ma non basta, il giovane Silano non si accontenta. Così lo scorso 14 giugno è iniziato il catering della sua Bottega, ma anche qui non è il classico catering, perché Francesco manda anche gli chef nelle case a preparare piatti italiani. Ma il vero punto di forza del suo progetto è portare dall’Italia il meglio della produzione, dal Nord come dal Sud Italia, quei prodotti che hanno un marchio di qualità, che sono certificati, che raccontano la storia e la cultura italiana regioni.

Lo ammette Francesco: «Sì è stata dura, sono partito da zero, molto spesso avevo paura di non farcela ma ho resistito, e insieme a mia moglie abbiamo costruito qualcosa di straordinario. Ci sono stati anni di sacrifici, ci sono stati momenti in cui abbiamo dovuto fare 2-3 lavori per sopravvivere, ma alla fine siamo riusciti a creare qualcosa che è soprattutto bello, originale. Bello da vedere, buono da gustare».

E naturalmente c’è anche la Calabria nella Bottega di Francesco, il calabrese irlandese. Perché vale la pena raccontare la Calabria, l’Italia, tutte le meravigliose regioni. “Siamo stranieri in terra straniera, felici di parlare e di tirare fuori il meglio dell’Italia”.

Zita Russo

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