Le risorse del mondo reale conquistano la blockchain. Le banche e le istituzioni finanziarie del mondo sono gestite da persone che sono nel complesso piuttosto pragmatiche e utilizzano ogni possibilità tecnologica a proprio vantaggio per aumentare i propri profitti e profitti. All’inizio, tutte queste storie su Bitcoin e blockchain li hanno fatti sorridere un po’ e guardavano tutto con uno sguardo tra il critico e il beffardo. Ma oggi, diversi anni dopo, nessuno ride più e non passa giorno senza che una delle principali banche del mondo conduca test sulla tokenizzazione di attività finanziarie o pagamenti transfrontalieri. Il movimento è in corso e oggi attraverseremo le Alpi per vedere la Caisse des Dépôts et Consignations italiana appena emesso un bond da 25 milioni di euro sulla rete Polygon.
Là Cassa Depositi e Prestiti ha emesso 25 milioni di obbligazioni, tutte acquistate dal colosso Intesa Sanpaolo
Là Cassa Depositi e Prestiti quindi è unico nel suo genere Caisse des Depôts locale, di proprietà maggioritaria dello Stato e che concessione di prestiti nell’ambito dell’azione pubblica in senso lato. Negli ultimi giorni abbiamo appreso che l’organizzazione ha appena effettuato la sua prima emissione massima di obbligazioni 25 milioni di euro che è interamente sottoscritto da Intesa Sanpaolouna delle banche più grandi del paese.
Fin qui nulla di straordinario perché si tratta di un’attività normale per questa istituzione, ma la particolarità delle sue operazioni sta nel fatto che vengono svolte sulla blockchain pubblica Polygon, una rete secondaria basata su Ethereum. Queste obbligazioni hanno una durata di quattro mesi e la banca acquirente prevede che i flussi di cassa vengano regolati lo stesso giorno tramite un cosiddetto strumento Collegamento hash TIP sviluppato dalla Banca d’Italia per renderlo possibileinteroperabilità tra varie blockchain e canali di pagamento tradizionali.
La finanza tradizionale utilizza sempre più la tecnologia blockchain per le sue operazioni quotidiane
Si tratta di un “Il primo risultato raggiunto nell’ambito della legislazione FinTech che regola l’emissione e la circolazione delle versioni digitali di alcuni strumenti finanziari”, secondo le indicazioni della banca interessata. Infine, tieni presente che questa operazione fa parte diIniziativa della BCE che ha lo scopo di testare metodi di pagamento su larga scala in valuta fiat sulla blockchain, come abbiamo visto di recente. Ora vediamo cosa ne pensa il primo interessato:
“Questa transazione mostra come la blockchain pubblica sia una tecnologia potente per le istituzioni finanziarie, rendendo le transazioni più veloci e sicure. La tokenizzazione stabilisce un nuovo standard di efficienza e automazione nei mercati finanziari e credo che questo cambiamento tecnologico avrà un impatto non solo sulle obbligazioni, ma su tutte le classi di attività negli anni a venire. »
Niccolò Bardoscia, Responsabile Digital Asset Trading and Investment di Intesa Sanpaolo – Fonte: tavolo delle monete
La Banca Centrale Europea è recentemente passata alla seconda fase di test della sua valuta digitale della banca centrale e la tokenizzazione è chiaramente parte dell’obiettivo generale. Questa emissione di obbligazioni è un altro passo verso l’uso della blockchain in molte operazioni quotidiane della finanza tradizionale, che si sta gradualmente rendendo conto della misura in cui questa nuova tecnologia può avvantaggiarla.
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