A mezzogiorno, il titolo di Telecom Italia è salito dell’8,9% a 0,257 euro, dal minimo storico di 0,2204 euro toccato lunedì.
KKR ha potuto confermare il suo interesse per una transazione ma ad un prezzo di circa 0,40 euro per azione, riporta Il Messaggero.
Il fondo di investimento americano ha adottato a novembre un approccio non vincolante nei confronti di TIM, al prezzo di 0,505 euro per azione. L’offerta, valutata dalla prima società di telecomunicazioni italiana in 10,8 miliardi di euro, è stata giudicata troppo bassa dal principale azionista di TIM, Vivendi.
Martedì, TRC e Telecom Italia hanno rifiutato di commentare.
Una riunione del consiglio di amministrazione per redigere una risposta alla proposta di TIM potrebbe tenersi domenica, dopo che i consulenti di TIM hanno completato un’analisi per confrontare la proposta di ristrutturazione interna di TIM con i piani di TIM, ha affermato.
Prima di esprimere il loro giudizio questa settimana, i consulenti di TIM hanno chiesto ai fondi statunitensi di chiarire se i termini dell’offerta di novembre si applicano ancora, aggiungono le fonti.
Telecom Italia, che lo scorso anno ha subito una perdita netta record di 8,7 miliardi di euro, finora non è riuscita a convincere gli investitori dei benefici del suo progetto di scissione.
Il piano presentato dal nuovo amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, si basa sulla separazione delle attività di rete da quelle di servizio.
Pietro Labriola la scorsa settimana ha pubblicizzato i suoi piani come simili ai piani di KKR, ma ha affermato di ritenere che farlo a casa potesse generare più valore per gli azionisti.
Diversi membri del consiglio di TIM hanno delle riserve sull’annullamento della proposta TRC senza ulteriori discussioni con il fondo, ha affermato lunedì una fonte a conoscenza della questione.
(Report Elvira Pollina, ha scritto Keith Weir, versione francese di Lou Phily, a cura di Blandine Hénault)
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