Telecom Italia vuole essere più vicina alla rete Open Fiber. L’obiettivo della fusione è accelerare lo sviluppo di Internet ad alta e altissima velocità nella penisola, che è in ritardo in termini di reti fisse.
Telecom Italia (TIM) ha annunciato sabato di aver firmato un contratto con Caisse des dépôts (CDP) Italia a “accordo confidenziale” iniziare “colloquio preliminaresulla possibilità di fondere la propria rete con Open Fiber, di cui le banche commerciali detengono il 60% del capitale.
Questo accordo dovrebbe essere negoziato il 30 aprile”.protocollo d’intesa per definire gli obiettivi, la portata, la struttura ei criteri e parametri chiave di valutazione“relativo a questo”progetto di integrazione“Chiaramente TIM nel suo comunicato.
Le trattative saranno guidate da TIM e dal braccio di investimento della banca pubblica CDP Equity, il secondo azionista dietro Vivendi con una quota del 9,8%.
Una lettera di intenti in tal senso è stata firmata da TIM e CDP ad agosto 2020, ma il progetto resta.
L’obiettivo della fusione è accelerare lo sviluppo di Internet ad alta e altissima velocità nella penisola, che è in ritardo in termini di reti fisse. La fusione consentirà inoltre di evitare il doppio investimento, molto costoso in questo settore.
Il progetto di fusione della rete in fibra ottica di TIM, FiberCop, con Open Fiber è stato rilanciato a marzo dal nuovo amministratore delegato dell’operatore, il piano strategico di Pietro Labriola, che prevede la separazione tra rete fissa e attività di servizio.
Vivendi, il maggiore azionista di Telecom Italia con una quota del 23,75%, si è detto a dicembre pronto a discutere dell’acquisizione da parte dello Stato italiano della rete dell’operatore.
Ma anche il fondo di investimento americano KKR, che a novembre ha offerto 10,8 miliardi di euro per acquistare Telecom Italia, avrà voce in capitolo in quanto possiede il 37,5% di FiberCop.
Il progetto di scissione da Telecom Italia e la creazione di una rete unica sembra tenere lontana la prospettiva di un’OPA (OPA) da KKR, che vuole acquisire il 100% del gruppo ed è ancora in attesa di accesso ai suoi conti. .
Sul tavolo del consiglio di amministrazione ora c’è un’altra proposta di acquisizione, ovvero CVC Capital Partners, il colosso mondiale degli investimenti sportivi che a fine marzo ha offerto l’acquisizione di una quota di minoranza in una futura società di servizi nata da una possibile scissione da Telecom Italia.
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