Steinmeier, Macron e la politica italiana salutano il presidente Napolitano

Roma, 26 set (EFE).- Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e quello francese Emmanuel Macron, così come il mondo della politica italiana, salutano oggi il due volte presidente repubblicano Giorgio Napolitano con un funerale laico alla Camera dei Deputati, cosa mai accaduta nella storia del Paese.

Napolitano, che divenne il primo presidente della Repubblica Italiana ad essere rieletto per un secondo mandato, morì il 22 settembre a Roma all’età di 98 anni e poiché non credente furono decisi i funerali di stato, ma furono laici e fu scelto come sede della Camera dei Deputati.

Alla cerimonia funebre di Napoltiano, che nei suoi nove anni da Capo dello Stato dovette confrontarsi con cinque diversi dirigenti, era presente anche il presidente dell’Austria, Heinz Fischer, accompagnato dalla moglie Margit, dalla duchessa di Edimburgo, Sophie Helen Rhys -Jones e l’ex capo di stato francese Francois Hollande, tra gli altri.

Al Parlamento italiano, lunghi tappeti rossi sono stati stesi per accogliere i partecipanti alla cerimonia all’ingresso principale e nella grande sala detta del Transatlantico, dove i leader politici hanno assistito alla presentazione di una bara avvolta nella bandiera italiana. .

Erano presenti, oltre ad alte cariche dello Stato, come l’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il Primo Ministro, Giorgia Meloni, anche alcuni politici italiani che furono protagonisti durante il mandato di Napolitano.

Tra questi Fausto Bertinotti, Massimo D’Alema, Romano Prodi, Mario Draghi e Mario Monti, quest’ultimo scelto da Napolitano per sostituire Silvio Berlusconi nel mezzo della crisi economica vissuta dal Paese nel 2011.

Durante i funerali sono intervenuti i parenti dell’ex capo dello Stato, come il figlio Giulio e la nipote Sofia, ma a nome del Vaticano ha parlato anche il cardinale Gianfranco Ravasi, anche papa Francesco ha assistito a sorpresa ai funerali di questa domenica. incendio della cappella dell’ex presidente della Repubblica al Senato italiano.

“Non ricordo un solo giorno per lui senza lavoro. Ha sempre considerato la politica come una scelta etica e una motivazione morale”. Ha combattuto “la buona battaglia e sostenuto le cause sbagliate”, ma “non sopportava la demagogia e le urla”, ha detto il figlio Giulio, che ha esortato i politici a vivere “questo momento con spirito di unità”.

All’addio di Napolitano, primo esponente del Partito Comunista Italiano che ha ricoperto la massima carica dello Stato dal 2006 al 2015, è intervenuto anche Gianni Letta, che è stato il braccio destro di Berlusconi, accusando sempre l’ex presidente di allontanarlo con un “colpo di stato” portato a termine da Bruxelles.

Napolitano e Berlusconi, scomparso lo scorso giugno, erano “due mondi opposti, due figure diverse, chiamate a condividere la più alta carica dello Stato. (…) tensioni e controversie ci sono, ma non mancano mai la volontà e la forza per mantenerle. il rapporto è in linea con la verità istituzionale”, ha detto Letta.

“Si chiude anche questo capitolo doloroso e complesso della storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi di distanza. Mi piace immaginare che, stando lì, potranno dirsi quello che non si sono detti. ecco”, ha aggiunto.

Napolitano sarà sepolto in un cimitero non cattolico, nel quartiere Testaccio.

Alberto Baroffio

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