Stampa italiana dopo Baku: “Manca il Mondiale”

L’Italia vede un Campionato difficile dopo questo zero e doppietta Red Bull

Le tendenze sono cambiate nelle ultime settimane per Scuderia

La stampa italiana alza la mano dopo l’abbandono della Ferrari a Baku. Esaminiamo ciò che hanno detto dopo la Settimana Nera in Azerbaigian.

La Gazzetta dello Sport: “Dietro la debacle Ferrari. Il Mondiale sta svanendo. Leclerc rompe un altro motore. Verstappen vince a Baku e allunga il suo vantaggio. Il suo cuore è matto e la Polonia non basta”.

“Double si è ritirato in 11 giri. A Baku il sogno è diventato un incubo. Sainz è stato costretto al ritiro per un guasto idraulico. Leclerc era ancora in testa quando il motore ha iniziato a fumare”.

“Un’altra doccia fredda: come in Spagna. È anche peggio perché anche a metà gara non abbiamo più una Ferrari in gara a Baku. Un Gran Premio nato povero con la super partenza di Sergio Pérez, annullata alla prima curva della sesta Pole stagionale di Charles Leclerc e peggiorata quando la telecamera puntata su Carlos Sainz si è fermata al quarto giro per un problema idraulico.

“L’incidente che ha trasformato la Ferrari in un assist, ha dato ragione alla strategia perché hanno fermato il monegasco quando la gomma media Red Bull ha perso prestazione, costringendo prima Pérez e poi Max Verstappen, il leader ad interim dopo l’arresto del messicano, a condurre un solo giro, fino a quando appare il fumo”.

Corriere dello Sport: “Verstappen ha vinto, la Ferrari si è ritirata con entrambe le vetture. L’ottavo round del Mondiale di Formula 1 doveva essere il riscatto per Cavallino, ma sia Sainz che Leclerc hanno dovuto ritirarsi per problemi di affidabilità delle vetture. Verstappen, Pérez e Red Bull ha approfittato della classifica piloti. Ferrari, disastro a Baku. Leclerc ha rotto il motore mentre era in carica. Si è ritirato anche Sainz”.

Tutto Olahraga sport: “Settimana nera per la Ferrari. La Ferrari ha un disperato bisogno di rinnovamento. Dopo il doppio richiamo in Azerbaijan, abbiamo dovuto correre ai ripari. L’ottimo inizio di stagione della Ferrari sembra essere improvvisamente diventato noioso e deludente. Anzi, nell’amarezza di la stagione dei giorni che vivono a Baku, pochi ci pensano a fondo: mancano ancora 350 punti in palio prima dell’assegnazione del titolo, tutto è ancora possibile”.

“La Ferrari ha dimostrato, durante le ultime gare, di essere in grado di sviluppare e migliorare le proprie vetture, con soluzioni innovative. È chiaro che ora l’anteriore è aperto, l’affidabilità, su cui forse non pensiamo di dover contare. Su”.

Il Messaggero: “Ferrari in caduta libera considerato anche il ritiro di Carlos Sainz per problemi idraulici. Ma dobbiamo mantenere la calma, anche la Red Bull al via del Campionato, nella gara inaugurale di Sakhir, che ha visto il ritiro di entrambi i piloti, con Verstappen KO anche a Melbourne”.

“Ma se la RB18 non sembra buona in affidabilità, la trova su strada, anzi la Ferrari parte al 100%, ma corsa dopo corsa cominciò a zoppicare in modo allarmante“.

Tirreni: “Ferrari, salvataggi in fumo Il motto della Ferrari al GP dell’Azerbaigian è solo uno: riscatto ed è stato in parte compiuto, ma l’addio, l’ennesimo, e oltre alle due vetture, suggerisce un altro verdetto: Guasto idraulico per Sainz, guasto al motore con tanto fumo per Leclerc Doppio ritiro, zero punti e tanta, tanta rabbia”.

“E’ una caduta dolorosa soprattutto se guardiamo ai rivali Red Bull, che si sono distinti, per la terza volta quest’anno, sul primo e sul secondo podio. Quel crollo fa male perché la Ferrari è riuscita a ottenere solo due vittorie nonostante avesse la migliore macchina in griglia. Fa male quando si guarda alla Coppa del Mondo, dove il monegasco Leclerc è a 34 punti da Verstappen dopo essere stato più di 40 punti di vantaggio.

“Le campane dell’affidabilità, suonate prima a Milton Keynes, ora suonano chiare a Maranello, ricordando i quattro motori Ferrari che ieri hanno preso fuoco e le campane che suonano in città per celebrare la grande vittoria all’inizio del Campionato ora sembrano solo buone ricordi”.

Le truppe di Binotto sono meno efficaci, metti tutto insieme e fallo funzionare insieme, nel modo in cui serve per vincere. Quando hai davanti a te un avversario del calibro della Red Bull, fin qui perfetto tranne che per alcuni dettagli, non te lo puoi permettere”.

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Giacomo Sal

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