Roma, 10 settembre (EFE).- Il tennista italiano Jannik Sinner, numero uno del mondo, è stato completamente prosciolto dalle accuse di doping, dopo essere risultato positivo al clostebol al torneo di Indian Wells, per non essersi presentato all’Agenzia mondiale antidoping (WADA). ricorso alla Corte Arbitrale Internazionale dello Sport (CAS).
La segreteria del CAS ha confermato martedì al quotidiano italiano Corriere della Sera che, entro il periodo di appello di 21 giorni, scaduto, la WADA non ha presentato ricorso contro la decisione dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) che la dichiara non colpevole.
Sinner è risultato positivo al test antidoping dell’Indian Wells 1.000 Masters, ma l’ITIA lo ha dichiarato innocente il 19 agosto, una settimana prima degli US Open vinti dall’italiano, ritenendo che fosse colpa del fisioterapista del giocatore per aver utilizzato un prodotto contenente clostebol.
La decisione dell’ITIA ha scatenato un importante dibattito nel mondo del tennis sulla questione se Sinner abbia ricevuto un trattamento preferenziale per essere uno dei tennisti più importanti dell’attuale tour mondiale organizzato dall’Associazione dei professionisti del tennis (ATP).
L’ultima versione è stata studiata per tre settimane dagli avvocati dell’AMA, che hanno analizzato una dozzina di ricorsi presentati al CAS riguardanti il clostebol, uno steroide presente in unguenti e spray curativi.
Sinner, 23 anni, è il primo italiano a vincere gli US Open, ha vinto 16 titoli in singolare in carriera ed è anche il campione in carica dell’Australian Open.
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