ANALIZZA – Il capo di stato uscente ha vinto sabato con un ottavo voto, ponendo fine a sei giorni di tensione.
Roma
Niente è successo come previsto. Ci aspettavamo Mario Draghi? Quello è Sergio Mattarella. Alle 20:19 del 29 gennaio, l’80enne presidente uscente è stato rieletto all’ottavo scrutinio con 759 voti su 983. Ed è stato accolto in Parlamento con quattro minuti di applausi. Un plebiscito di un grande elettorato, stanco di sei giorni di paralisi e di un fallito golpe in cui nessuna maggioranza poteva emergere. E sollevati dal non far cadere gli italiani nel nuovo attacco di instabilità cronica per cui hanno dovuto pagare.
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“Atteggiamento disperato da parte dei funzionari eletti“, commenta Giancarlo Giorgetti, ministro della Lega. “Buone notizie per l’Italia”, è stato salutato poco dopo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che, in questa battaglia, avrebbe scoperto, stupito, come la prospettiva di vederlo guidare il Paese dal Quirinale per sette anni abbia portato a una disapprovazione viscerale in questo parlamento eletto nel 2018. E che fino ad oggi è ancora dominato dallo spirito di…
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