Sciare su piste di plastica è controverso in Val d’Allos

Testate dal 25 luglio nella località di Val d’Allos, le piste da sci in plastica riciclata, lunghe 160 m e larghe 12, attirano un gran numero di turisti ma creano anche l’inizio di polemiche.

Servita da nastri trasportatori, questa pista verde brillante è la prima in Francia a utilizzare la tecnologia dell’azienda italiana Nevetplast, perni di plastica riciclata. È fiancheggiato da un altro percorso dedicato alla pratica dello slittino sui galleggianti. La demolizione prevista per la fine delle vacanze, la pista “pista asciutta” è ancora in uso questo autunno, se il consiglio del dipartimento delle Alpes-de-Haute-Provence darà la sua approvazione, molte scuole di sci chiedono di poter prendere -lezioni stagionali lì.

“La sensazione è incredibile per gli sciatori e il feedback è ottimo. Questo sistema è già ampiamente utilizzato in Italia, Gran Bretagna ed Est Europa”, conferma Jean-Sébastien Muet, presidente dello sviluppo ricreativo Val d’Allos che ha lanciato il progetto a una tariffa di 4 euro l’ora. per principianti. “L’idea è di offrire questa novità per creare attività in montagna”.

“Molti turisti vogliono provare e le società di noleggio stanno giocando a questo gioco”, ha affermato Lisabeth Berruer, direttrice dell’Ufficio del Turismo. “Si tratta di un’attività complementare per la regione”.

Avviato dai residenti locali e sostenuto da associazioni ambientaliste, una petizione per denunciare questa canzone ancora da raccogliere quasi 1.400 firme. In particolare, ha indicato il “rifiuto di ogni riflessione sulla necessaria tutela del fragile ambiente montano”.

Fedele Golino

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