MADRID, 17 luglio (EUROPA PRESS) –
I diritti politici italiani rappresentati nella Liga e Forza Italia hanno dichiarato che un patto di coalizione con il primo ministro del Paese, Mario Draghi, sarà violato questa domenica, indicando che nuove elezioni potrebbero essere annunciate mercoledì prossimo dopo che le dimissioni del capo non saranno state accettate. dal governo italiano per il mancato sostegno al voto sugli aiuti contro l’inflazione.
In una dichiarazione congiunta dopo l’incontro in Sardegna, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi hanno escluso la possibilità che due partiti rimangano nella coalizione di governo, compreso il Movimento 5 Stelle, dopo che Draghi ha chiarito che non avrebbe guidato un nuovo governo. che non include quest’ultima formazione.
Draghi ha annunciato le sue dimissioni questa settimana alla luce “della maggior parte dell’unità nazionale che ha sostenuto il governo sin dalla sua formazione se ne è andata”, dopo l’assenza del partner della coalizione Movimento 5 Stelle fino ad oggi in una votazione sul pacchetto di aiuti al Senato, in base al quale “il patto di fiducia è alla base dell’operato del Governo”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Matarella, ha rifiutato di accettare le dimissioni.
Salvini e Berlusconi hanno confermato in questo senso che sia Liga che Forza Italia “escludono la possibilità di continuare a regnare con il M5S per incompetenza e scarsa affidabilità”, secondo una nota stilata da ‘Il Messaggero’.
Così, i due leader “con il solito senso di responsabilità, hanno convenuto di attendere l’evolversi della situazione politica, disposti comunque a sottomettersi al giudizio dei cittadini anche a brevissimo termine”, riferendosi alle elezioni.
I diritti italiani trarrebbero grande beneficio dalla possibilità di un’elezione in autunno, in particolare i Fratelli d’Italia guidati da Giorgia Meloni, che attualmente guidano le elezioni e sono l’unico grande partito a non sostenere Draghi.
Diverse fonti del partito hanno confermato che sono stati avviati i preparativi per una possibile gara elettorale che si terrà il 25 settembre, secondo il leader del Pd Enrico Letta, uno dei principali difensori della sopravvivenza di Draghi.
La prossima tappa fondamentale di questo complesso processo politico avverrà mercoledì, quando Draghi comparirà davanti al Parlamento su richiesta del presidente Sergio Mattarella per valutare il sostegno e, se necessario, indire elezioni.
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