Il miliardario americano George Soros ha criticato la Lega italiana, che secondo lui potrebbe essere finanziata dalla Russia, ma il leader del partito Matteo Salvini ha respinto fermamente questa affermazione.
Roma – Capo Italia Il partito della Lega di Matteo Salvini ha respinto la proposta del miliardario ungherese americano George Soros secondo cui il gruppo politico anti-immigrazione ed euroscettico potrebbe essere finanziato da Mosca. Lo riferisce l’agenzia Ansa.
Soros è intervenuto domenica ad un forum economico nel Tridente, nel nord Italia. Allo stesso tempo, si è concentrato sull’agenda filo-Mosca del nuovo governo italiano, elaborata dal duo populista Lega-Movimento Cinque Stelle (M5S). Alla domanda sulla possibile interferenza russa nella politica estera italiana, Soros ha risposto di essere “molto preoccupato per l’influenza negativa” che la Russia ha sull’Europa. Secondo lui la parte italiana ha il diritto di chiedere se Mosca sostiene finanziariamente la Lega.
Salvini ha detto alla radio RTR di avere grande rispetto per il presidente russo Vladimir Putin e che è “libero”. Il filantropo e difensore delle società liberali e aperte ha respinto la domanda, definendolo “uno speculatore che ha causato il più grande disastro economico italiano 20 anni fa”, quando la lira dovette abbandonare il primo meccanismo di cambio europeo (ERM) insieme alla sterlina.
“Ho fatto causa a persone che affermano che sono stato pagato dalla Russia”, ha detto il viceministro e ministro dell’Interno Salvini. “Non ho mai ricevuto lire, matrioske o cappelli di pelliccia dalla Russia”, ha aggiunto.
“Rispetto Putin. Penso che abbia fatto molto per il suo popolo anche durante l’intervento contro l’Isis in Siria. E lo dico liberamente, perché ne sono sicuro”, ha concluso Salvini.
Il governo di coalizione Lega-M5S vuole revocare le sanzioni anti-russe. Questa mossa è stata seguita da Roma e da altri paesi dell’Unione Europea in risposta all’annessione della Crimea da parte della Russia e alla sua occupazione non riconosciuta dell’Ucraina orientale, che è ufficialmente controllata dai ribelli locali.
Nel marzo 2017 la Lega, allora ancora Lega Nord, ha firmato un accordo di cooperazione con il partito Russia Unita di Putin. Nello stesso anno Frauke Petryová, ex capo del partito populista di destra Alternativa per la Germania (AfD), ha avuto colloqui con la leadership di Russia Unita a Mosca.
Alla fine del 2016, il capo del Partito libero austriaco anti-immigrazione (FPÖ), Heinz-Christian Strache, ha stipulato un accordo simile con Russia Unita. Mosca ha buoni rapporti con il Movimento Nazionalista Radicale per un’Ungheria Migliore (Jobbik).
Il Cremlino è in contatto con il gruppo di estrema destra francese e la sua leader Marine Le Pen. Secondo i media francesi, nel 2015 il suo Fronte Nazionale, che oggi è l’Associazione Nazionale, avrebbe preso in prestito nove milioni di euro (quasi 247 milioni di corone) da una banca di proprietà russa. Allo stesso modo, in passato si ipotizzava che la Lega fosse in parte finanziata da Fonti russe, cosa che Salvini smentisce sempre fermamente.
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