sulla fase di San Siro Salmo esce.
Poi, a quel punto, si ferma e inspira, come per partecipare all’occasione. È il principale rapper ad esibirsi da solo in un’arena. Una presentazione unica la sera precedente a San Siro, a Milano, dove risiede da un decennio, dopo un bel po’ di pausa a causa di una pandemia. Il terrore è stato spazzato via in due ore di pietra genuina e rap in puro stile Salmo. Davanti a un pubblico con lui – davanti a 50mila individui – la band Le Carie.
Degna di nota la scenografia, a forma piramidale con il tamburino a due metri principali dall’inizio. Davanti a un teschio dagli occhi luminosi nota il gruppo che sputa fumo vicino a sei fiamme di ferro ricostruite illuminate da LED. Salmo segue le sue vittorie, dal sudore dei punti di partenza con “The Island Chainsaw Massacre”, la prima raccolta in studio del 2011, ai successi di “Flop” consegnati lo scorso ottobre, oggetto di delusione nel mezzo. È pietra, è rap ma anche techno e cattivo fino all’osso. Cantiamo, ‘poga’ e balliamo. Lazza, “il miglior artigiano di quest’anno”, presentatogli da Salmo, si era ricordato di scaldare il gruppo. Poi l’oscurità e il tuono. Il primo a San Siro è uno spettacolo a 360 gradi. Come quando sembra vestito da chierico con tunica scura e berretto per cantare “A Dio”. A torso nudo fino alla fine del live, il rapper impartisce il palco a Blanco, Nitro, Noyz Narcos, Ensi. Inoltre, c’è anche tempo per approvare liberamente l’armonia con Fedez, dopo la discussione dell’anno prima sul suo spettacolo da orda non approvato a Olbia. “Ricordi quella battaglia con Fedez? È un gioco, non abbiamo mai veramente bisogno l’uno dell’altro gravemente, in realtà veniamo scoperti e ci siamo riconciliati. Supponiamo di diventare compagni”, dice, mettendolo davanti a un pubblico. Molle, luci, allarmi polizieschi e bagliori che passano al ritmo della musica, il suo spettacolo è “oltraggioso”, come ha garantito. Il ‘Flop Tour’, aperto infatti dalla data eccezionale di Bibione il primo luglio e dallo spettacolo della ‘Scala del Calcio’, proseguirà nel pre-inverno con 12 date in altrettante strutture italiane, da Roma a Firenze passando per Bologna. Ancora Bari, Torino, Milano e Padova. (MANEGGIARE).
“Maddeningly humble communicator. Hardcore creator. General booze addict. Typical zombie advocate.”