In seguito al deragliamento di un treno merci, il vicepremier Matteo Salvini ha assicurato che l’Italia segue con la massima attenzione l’andamento delle operazioni nel tunnel del San Gottardo.
15.08.2023, 21:2617.08.2023, 14:59
L’Italia afferma di contribuire a risolvere il problema causato dal guasto della linea ferroviaria del San Gottardo in seguito al deragliamento di giovedì scorso. Il vicepremier Matteo Salvini ha detto che “segue la questione con la massima attenzione”.
In una nota del Ministero delle Infrastrutture relativa al deragliamento, avvenuto giovedì scorso, di un treno merci all’interno della Galleria di base del San Gottardo, si legge che “i tecnici delle Ferrovie Italiane (Rfi) stanno lavorando a stretto contatto con i colleghi delle forze svizzere e tedesche per risolvere urgentemente il problema del la scissione del San Gottardo”, riferisce l’ufficio stampa italiano ansa.
Il tunnel di base del San Gottardo, chiuso giovedì scorso a causa del deragliamento di un treno merci, resterà chiuso più a lungo del previsto. La deviazione dei treni passeggeri e merci avverrà a partire dal 16 agosto, hanno annunciato lunedì le FFS.
Nessuna stima riguardo a queste opere
Le analisi sul luogo dell’incidente sono ancora in corso e i lavori su una galleria del tunnel non danneggiata sono in sospeso, hanno detto le ex autorità federali.
Il tunnel del San Gottardo, lungo 57 km, che collega Bodio (TI) a Erstfeld (UR) è chiuso da giovedì per motivi di sicurezza poiché un treno merci è deragliato nei pressi di Faido, forse a causa di una ruota rotta.
Attualmente non è possibile stimare la durata dei lavori, dicono le FFS. Mercoledì verranno diffuse nuove informazioni.
Dalla chiusura del tunnel circolano treni passeggeri sulla linea panoramica del San Gottardo. Il tempo di percorrenza è stato allungato di 60 minuti nel traffico nazionale e da 60 a 120 minuti nel traffico internazionale. (a/per favore)
A lungo soprannominato dalla stampa Carlos, un detenuto svizzero che notoriamente cercò di mobilitare l’opinione pubblica a sostegno della sua causa utilizzando l’hashtag #freebrian sui social network. Il che si è rivelato più difficile del previsto.
Dieci anni fa iniziava l’affare “Carlos”. Nell’agosto 2013 la televisione svizzera ha trasmesso un documentario dedicato al defunto avvocato Hansueli Gürber. È qui che gli svizzeri hanno trovato Carlos. Dietro lo pseudonimo si cela un giovane di 17 anni, accusato di accoltellamento, al quale è stato dotato di uno speciale dispositivo per distrarlo. In particolare, ha beneficiato di un programma di formazione sulla boxe finanziato dallo Stato.
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