Ricercatori italiani hanno creato un nuovo robot capace di crescere, prendendo ispirazione dal mondo vegetale. Come una vite, cresce attorno ai supporti e può muoversi verso la luce.
Come possiamo esplorare e colonizzare un ambiente privo di infrastrutture, ad esempio su un altro pianeta? I robot tradizionali possono incontrare difficoltà non appena incontrano ostacoli imprevisti. In un articolo pubblicato sulla rivista Robotica scientificaL’Istituto Italiano di Tecnologia ha fornito una nuova soluzione, ispirandosi a piante già specializzate in questo compito, ovvero viti e liane.
I ricercatori hanno svelato la loro ultima creazione nel campo della robotica morbida. Questo robot, chiamato FiloBot, fa parte del progetto Growbot. È molto simile al robot dell’istituto introdotto nel marzo 2023, progettato per strisciare sottoterra come radici. Questo nuovo modello è un robot autonomo che cresce come una pianta.
Dimostrazione di FiloBot, un robot morbido che può spingersi verso la luce e avvolgersi attorno ad un supporto. © Nuovo Atlante, Istituto Italiano di Tecnologia
Viti che crescono grazie alla stampa 3D
Per fare questo, FiloBot utilizza la stampa 3D. La testa del robot contiene un elemento riscaldante che scioglie il filamento, che viene poi immagazzinato in uno strato circolare sotto la testa. Questo crea un corpo robotico tubolare, con i filamenti al centro, che spinge la testa in avanti. La testa del robot contiene un set sensorisensori che gli permette di spingersi verso leggeroleggero o combattere gravitàgravità. Cambiando i sensori sulla testa, il robot può spingere anche verso l’umidità, caldocaldo o anche tracce chimiche. Modificando lo spessore dello strato dello stampo su un lato del suo corpo, il robot può cambiare la traiettoria della sua testa e avvolgersi attorno al supporto. Può anche creare un corpo più leggero per crescere più velocemente, o un corpo più forte e rigido per restare sospeso nel vuoto.
I ricercatori sperano che questa tecnologia possa essere utilizzata per assistere e monitorare le operazioni di salvataggio in ambienti altamente variabili, per misurare la contaminazione ambientale in aree pericolose o per esplorare terreni sconosciuti o mutevoli.
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