Pumitas ha ottenuto una grande vittoria contro l’Italia nel suo debutto nella Coppa del mondo giovanile di rugby

Pumitas ha battuto l’Italia 43-15 al debutto in Coppa del Mondo M20

Dopo quattro anni si gioca di nuovo il Mondiale M20. La pandemia ha lasciato la categoria incontrastata, il che ha portato Puma alla storia di tutti i tempi e al terzo posto in Inghilterra 2016 come miglior posizione storica.

Questa volta con una squadra federale, composta da 20 giocatori provenienti dall’interno del paese e dieci da Buenos Aires. L’Italia è stata una rivale al suo esordio, squadra che ha battuto tre volte ai Mondiali e perso due volte. Gli italiani dell’ottimo M20 Sei Nazioni, sono arrivati ​​al terzo posto dietro a Irlanda e Francia.

La partita si è giocata a Paarl, in Sudafrica, alla presenza di un gruppo di una sessantina di argentini, la maggior parte dei quali parenti di ragazzi arrivati ​​ieri per accompagnarli nella loro prima esperienza con la maglia dell’Argentina.

I Los Pumitas battono l’Italia al loro debutto nella Coppa del Mondo giovanile di rugby (@unionargentina)

Incontro

Inizialmente con possesso italiano subito finito in fallo, per fuorigioco in porta. Il rigore di Sante porta il 3-0 agli europei. L’Argentina ha gestito molto bene il primo attacco e ha avuto un’occasione con il maul, che si è concluso con un rigore. Fallo anche la seconda occasione, la terza, purtroppo, sbagliata da Zanella di Mar del Plata che incorna.

Pumitas ha dominato, ma non è riuscito a battere l’Italia. Elizalde e Soler hanno risposto molto bene ai due palloni aerei, ma alla fine la difesa azzurra è stata più consistente.

La mischia ha iniziato a diventare un problema, con disagio per la squadra argentina. Tuttavia, a 15 metri un contrasto pericoloso del pilastro italiano in Benjamin Elizalde, Destino Aminu, ha lasciato gli azzurri con 14, un gioco che avrebbe segnato la pausa nel match. Tuttavia, Pumitas non è riuscito a sfruttare quel vantaggio per diversi minuti.

A 20m gli italiani hanno sorpreso e sostenuto la prima meta della giornata. Da un’altra mischia approfittano di un buco della difesa argentina che Passarella trasforma in meta (8-0). La buona notizia è arrivata velocemente, l’Argentina ha iniziato a reagire. Infine, la conquista dell’albiceleste è arrivata a 25 metri, dopo un bel lavoro dell’attaccante trasformato Juan Baronio, che con quella trasformazione ha lasciato Los Pumitas (7-8) di un punto.

Come previsto, l’Italia è un formidabile avversario. Non sembra che stiano giocando con 14 uomini, a causa della loro buona maneggevolezza e tenacia in attacco. L’Argentina deve essere paziente e più acuta quando attacca.

Circa 34 milioni di Los Pumitas si sono fatti avanti. La conclusione di capitan Eliseo Chiavassa è nata da un buon lavoro degli attaccanti che portano il 14-8. E a 37 metri ha segnato per la terza volta, dopo aver sfruttato l’intera larghezza del campo in una formidabile meta che ha coinvolto diversi giocatori. Mateo Soler ha arretrato sulla destra e Baronio ha aggiunto una terza trasformazione per il 21-8.

Definizione nella fase finale

Giovedì prossimo Pumitas affronterà la Georgia nella seconda partita del Gruppo C (@unionargentina)

L’Argentina è partita molto bene ed è arrivata a pochi metri dalla quarta meta, ma ancora una volta le azzurre hanno mostrato la loro potenza difensiva innescando la palla nel movimento finale. I Pumitas devono fidarsi delle proprie capacità, muovere la palla e trovare il momento giusto per colpire.

A 4m arriva il quarto tentativo, bonus offensivo per l’Argentina. Efrain Elias sostiene dopo linee e maul. Baronio ha aggiunto una quarta trasformazione sul 28-8.

Ora è l’Italia che sta giocando disperatamente, che sta iniziando a sbagliare nelle decisioni e sente che mancano i suoi giocatori. Era il momento dei Los Pumitas, che dovevano avere pazienza per capitalizzare ogni situazione offensiva, sprecando tre occasioni molto nitide per migliorare.

Álvaro Galindo ha iniziato a muovere la panchina, è stato necessario sfruttare la stanchezza italiana negli ultimi minuti. A 22 minuti, con un’altra linea e maul Los Pumitas ha segnato una quinta meta, questa volta del neo-ingaggiato Valentín Minoyetti (33-8).

L’Italia non si è arresa e ha dimostrato che con 15 giocatori la partita poteva essere più equilibrata. Con una meta di Odiose riducono il distacco a 20 punti (33-15). Ma presto l’Argentina è migliorata ancora, con il superbo calo di Baronio da Rosario da centrocampo per il 36 a 15.

Verso la fine della partita, l’Argentina ne ha aggiunto un altro, questa volta attraverso il terzino Benjamin Elizalde, uno dei migliori del gioco. La meta è stata trasformata da Valentino Dicapua, altro Rosario entrato al posto di Baronio, il migliore in campo nominato dall’organizzazione del torneo (43-15).

I Pumitas hanno esordito con una bella vittoria, hanno avuto pazienza e hanno approfittato dell’espulsione di Aminu per giocare con uno in più per gran parte della partita. Tuttavia, hanno mostrato le cose importanti, come la buona magia e alcune individualità da evidenziare, soprattutto in difesa, con Juan Baronio, Benjamin Elizalde e Mateo Soler sul podio.

Giovedì prossimo arriverà una nuova sfida, la rivale sarà la Georgia, formidabile squadra dell’Est Europa che negli ultimi tempi sta crescendo molto. Il Sudafrica completa anche il girone che raggrupperà la prima alle semifinali e la seconda migliore degli altri tre gironi.

Sintesi:

ARGENTINA: 15. Beniamino Elizalde; 14. Mateo Soler, 13. Faustino Sánchez Valarolo, 12. Ernesto Guidice, 11. Ignacio Lucero; 10. Juan Baronio, 9. Nicolas Viola; 8. Benjamin Grondona, 7. Felipe Bares, 6. Eliseo Chiavassa (C); 5. Federico Rolotti, 4. Efrain Elias; 3. Renzo Zanella, 2. Tomás Bartoloni, 1. Matías Medrano.

Entrano: 16. Valentino Minoyetti, 17. Francisco Palazzi, 18. Tomás Rapetti, 19. Facundo García Hamilton, 20. Aitor Bildosola, 21. Agustín Moyano, 22. Valentino Dicapua, 23. Nicolás López González. Allenatore: Alvaro Galindo

ITALIA: 15. Simone Brisighella; 14. Alessandro Gesi, 13. Dewi Passarella, 12. Nicola Bozzo, 11. Matthias Leon Douglas; 10. Giovanni Sante, 9. Sebastiano Battara; 8. Jacopo Botturi, 7. David Odiase, 6. Carlos Berlese; 5. Pietro Turrisi, 4. Alex Mattioli; 3. Marcos Francesco Gallorini, 2. Giovanni Quattrini, 1. Destino di Ugiagbe Aminu.

Entrano: 16. Nicolás Gasperini, 17. Riccardo Bartolini, 18. Federico Domenico Pisani, 19. Enrico Pontarini, 20. Fabio Ruaro, 21. Lorenzo Casilio, 22. Filippo Bozzoni e 23. Lorenzo Elettri. Allenatore: Massimo Brunelli

Molti:

P.T.: 2m, rigore di Sante (I); 20m, prova Passarella (I); 25m, tentativo di Baronio convertito da lui stesso (A); 34m, tentato da Chiavassa convertito da Baronio, e 37m, tentato da Soler convertito da Baronio (A). Inviato: 15m Amenu (I). Parziale: Los Pumitas 21 vs. Italia 8

ST: 4m, tentativo di Rolotti trasformato da Baronio (A); 22m, prova via Minoyetti (A); 27m, meta di Odiose trasformata da Sante (I); 29m, down di Baronio (A), e 38m, meta di Elizalde trasformata da Dicapua (A). Risultato finale: Los Pumitas 43 vs. Italia 15

Stadio: Paarl Gymnasium, Sud Africa

Arbitro: Croce di Eoghan (Irlanda)

Elena Alfonsi

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