Profilo radiofonico | Niccolò Machiavelli morì il 21 giugno 1527.

Nacque nel comune di San Casciano CAYANO in Val di Pesa, a circa 15 chilometri da Firenze, il 3 maggio 1469.

Era figlio di Bernardo Machiavelli e Bartolomea di Stefano Nelli, entrambi di famiglie colte e nobili, ma con poche risorse per debiti familiari.

Crebbe al tempo di Lorenzo de’ Medici, soprannominato il Magnifico, e ricevette un’accurata educazione leggendo i classici greci e latini.

Il suo salto in politica avvenne con la caduta dei Medici e l’ascesa del nuovo capo di Firenze, Signori.

Grazie alle sue capacità retoriche e negoziali, ha ottenuto una posizione pubblica che gli ha permesso di visitare vari tribunali in Francia, Germania e Italia in missioni diplomatiche per 18 anni.

Nel 1511 il governo di Firenze respinse la richiesta della Lega Santa di riportare al potere i Medici, sfociando in una guerra che si concluse con la sconfitta dei Signori.

Machiavelli, accusato di tradimento, fu scagionato da ogni accusa, imprigionato e condannato a morte, solo per essere miracolosamente graziato.

Decise di stabilirsi in campagna con la famiglia, dove scrisse il suo classico “Il principe”, in cui riversò tutta la sua conoscenza della politica.

Nonostante i secoli trascorsi, Prince è ed è un libro a margine di molti politici, le sue idee sono molto attuali.

All’età di 58 anni, il 21 giugno 1527, morì Nicholas Machiavelli, lo storico, filosofo politico e scrittore italiano, considerato il padre della scienza politica moderna.

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Alberto Baroffio

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