Il presidente italiano, Giorgio Napolitano, ha presentato un’ultima alternativa per cercare di far uscire l’Italia dal suo stato di ingovernabilità. Un mese e mezzo prima della fine del suo regno di sette anni, e la fase politica era finita, Napolitano ha provato a fare quello che fanno i “saggi”.
Il presidente ha incaricato una dozzina di personalità di stilare un elenco di riforme sociali ed economiche che i partiti avrebbero poi potuto attuare insieme.
Se i “saggi” falliscono, c’è solo un’ultima opzione: ripetere le elezioni. Ciò sarebbe la conferma che la democrazia italiana ha problemi molto seri, che devono essere risolti se si vuole che il Paese esca dal malessere economico e sociale che attraversa negli ultimi decenni.
Peggio ancora, le elezioni hanno dovuto svolgersi con l’attuale legge elettorale, un regolamento pieno di irregolarità che ha fatto sì che, dopo l’indizione delle elezioni di febbraio, la Camera dei Deputati e il Senato assumessero un colore politico diverso. Il controllo della Camera è detenuto da una coalizione di sinistra guidata da Pierluigi Bersani. Al vertice predomina il grigio poiché nessun partito detiene la maggioranza.
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