Inizia ufficialmente sabato 20 gennaio alla Vitrifrigo Arena l’anno di Pesaro Capitale Italiana della Cultura.
Un titolo ottenuto dopo lungo impegno, lavoro e progettazione, che permette oggi alla città marchigiana di essere conosciuta in tutto il mondo attraverso di essa sviluppato un ricco programma.
Alla cerimonia di inaugurazione guidata da Paolo Bonolis hanno partecipato più di 8.000 persone, che mette in guardia genitori e figli: “fate in modo che le nuove tecnologie siano per i giovani una via di conoscenza, e non una scorciatoia”. Proprio il rapporto tra natura e cultura, così come il suo rapporto con l’intelligenza artificiale, il digitale e le tecnologie in continuo sviluppo, è il pilastro del progetto presentato da Direttore Creativo Pesaro 2024 Agostino Riitano: “la questione che mettiamo al centro delle nostre azioni è Tratti culturali, che è anche il tema del nostro anno da capitale. Puntiamo quindi ad esplorare il rapporto contemporaneo tra natura, arte e tecnologia e per farlo abbiamo coinvolto 400 artisti e scienziati provenienti da 35 paesi del mondo, rendendoci conto che le principali sfide dell’umanità contemporanea si articolano nel rapporto tra questi tre elementi . . .
Erano presenti Autorità, artisti e ospiti provenienti da tutta Italia, tra i quali il più atteso e applaudito è stato senza dubbio il Presidente Sergio Mattarella.. “La pace è un grande tema che riguarda anche la cultura – ha detto il Presidente davanti alle migliaia di persone presenti, ma anche a chi ha seguito da casa la diretta Rai – la cultura è il lievito che può far crescere la pace, e con essa l’umanità. valori che la guerra tende a sradicare, affogandoli nell’odio, nel risentimento, nella vendetta, provocati dall’estremismo nazionalista. Oggi parlare di cultura, pensare alla cultura, diffondere la cultura è un compito di grande portata. Perché la cultura si semina con pazienza, soprattutto tra le nuove generazioni”. Non è un caso che la vittoria di Pesaro del 2024 sia dedicata alla città ucraina di Kharkov e alla sua città gemella di Rafah nella Striscia di Gaza.. Un rispetto e una sinergia, perché, come ha sottolineato Il sindaco Matteo Ricci nel discorso di apertura della cerimonia, “la natura provinciale ci mantiene umili e ancorati alle cose vere, ma non dobbiamo essere provinciali: dobbiamo pensare in grande e dare speranza alla nostra terra. L’Italia ha un futuro solo come modello policentrico, quindi, in questo momento storico, l’Italia deve essere unita e indifferenziata”. Per questo il capoluogo sceglie di condividere la sua vittoria con il resto della provincia, eleggendo ogni settimana dell’anno la Capitale della Cultura. tra le 50 città coinvolte.
Presente anche Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che vuole ricordare gli anni felici trascorsi in questo mondo durante gli studi e le sue varie visite a Pesaro, città che ama da tempo. «Sono felice che vi presentiate come un luogo di confine, di collegamento tra nord e sud, un centro multifocale dove si incontrano culture diverse», ha detto rivolgendosi ai tanti marchigiani che lo hanno ascoltato elogiando la loro perseveranza. . Il messaggio di benvenuto della Senatrice Liliana Segre è arrivato in modo sorprendente, è molto legata a Pesaro per motivi personali (primo incontro con il marito e origini del nonno). Sul palco sono poi apparsi cantanti, artisti, poeti e musicisti; occorre prestare particolare attenzionel’orchestra tutta al femminile Olimpia de Pesaroche ha aperto l’evento di inaugurazione suonando l’inno nazionale italiano, l’inno nazionale europeo e la cerimonia di apertura Gazza ladra. Gioachino Rossini è stato sicuramente un grande assente/presente, citato da tutti gli intervenuti e punto di partenza per costruire il progetto Pesaro Città UNESCO della Musica Creativa, è stato raggiunto un altro importante traguardo. Che questo sia un anno ricco e proficuo per Pesaro, per Parade, per i tanti soggetti coinvolti in questo ambizioso progetto e per la cultura, vista in tutte le sue potenzialità.
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