Parigi e Napoli hanno riunito al Louvre le grandi opere del Rinascimento italiano

Parigi, 6 giugno (EFE) capolavoro dell’arte revival italiana.

L’obiettivo di entrambe le istituzioni era quello di fondere le opere di punta del Louvre con quelle del Museo di Capodimonte, offrendo ai visitatori una visione unica dell’arte italiana tra XIV e XVII secolo.

Così, più di settanta grandi capolavori del museo napoletano saranno esposti in una delle sale più prestigiose del Louvre, la Grande Galerie, insieme ai dipinti della collezione parigina, creando un dialogo costante tra i due.

“Questo è un progetto straordinario perché stiamo mescolando una collezione con un’altra. Questo non è mai stato fatto prima”, ha detto a EFE Sébastien Allard, direttore del dipartimento di pittura del Louvre e curatore della mostra.

“Danae” di Tiziano, “La Trasfigurazione” di Bellini o “La Flagellazione” di Caravaggio sono alcuni dei dipinti donati da Capodimonte, il cui direttore, Sylvain Bélanger, ha visto l’incontro delle opere dei due musei come “un evento” che ha dato ai dipinti è “il potere che non avevano a Napoli”.

Tuttavia, il legame storico tra l’Aragona e poi la Spagna e il regno di Napoli, che ne comprendeva il territorio tra il XV e il XVIII secolo, fece sì che diversi nomi spagnoli sfuggissero alle opere portate a Parigi.

“C’erano un gran numero di artisti di origine spagnola che lavoravano a Napoli, il più prestigioso dei quali era José de Ribera, uno dei grandi maestri del barocco napoletano”, ricorda Allard di quello che divenne noto come “lo spagnoletto”.

CAPODIMONTE, IL PALAZZO FATTO DA CARLO III

Altre due sale continuano questa collaborazione: da un lato, la Sala de la Chapelle, sala dedicata alla storia del Museo di Capodimonte, ex palazzo borbonico costruito nel XVIII secolo da Carlo VII (poi Carlo III di Spagna), è strettamente connesso alla città Italia. Napoli.

Dall’altra la Sala dell’Orologio, che espone una collezione di cartoni napoletani, ovvero disegni preparatori realizzati dagli artisti per trasferire la propria opera sul supporto desiderato.

Tra questi, diversi realizzati da Michelangelo e Raffaello sono apparsi per opere come “La crocifissione di San Pietro” o “Mosè nascose il volto davanti a un roveto ardente”, che sarebbe poi stato dipinto in un palazzo vaticano.

“È un’opera straordinaria che vediamo molto raramente e il Museo di Capodimonte generalmente non presta”, ha giudicato Allard.

La mostra, che sarà visitata domani con i presidenti di Francia e Italia, Emmanuel Macron e Sergio Mattarella, apre la “stagione napoletana” a Parigi, dove nel prossimo semestre si svolgeranno diverse attività al Museo del Louvre. .

Il cosiddetto Cinema Paradiso Louvre proietterà tre film a tema italiano e diversi film legati a Napoli, e il museo ospiterà uno spettacolo teatrale del drammaturgo Eduardo de Filippo, nato in città.

Anche la musica giocherà un ruolo importante in questo momento, con il gruppo napoletano moderno Nu Genea e concerti classici e spettacoli di opera, autore o temi legati all’Italia oa Napoli. EFE

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Elena Alfonsi

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