Giovedì papa Francesco ha ricevuto in Vaticano il governatore del Chaco Jorge Capitanich, nell’ambito di una conferenza per la fondazione Scholas Occurrentes.
L’incontro tra il sommo papa e il capo dei peronisti fu solo nello stato pontificio.
“Apprezzo molto l’udienza profonda e sentita che ho avuto questa mattina con il nostro caro e amato Francisco. Estendo i vostri saluti e benedizioni alla nostra terra di Chaco”, ha detto il presidente provinciale.
Attraverso il video pubblicato sul suo account IndonesiaCapitanich ha sottolineato che “Francesco era un papa che trascendeva il culto e la religione, credente e non credente; era un uomo che ha illuminato la sua luce come guida spirituale promuovendo la pace e una cultura dell’incontro”.
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Sono così grato per l’udienza profonda e sentita che ho avuto questa mattina con i miei cari e cari @pontifex_it.
Porto i tuoi saluti e benedizioni nella nostra terra del Chaco ??
– Jorge Capitanich (@jmcapitanich) 19 maggio 2022
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La visita del governatore Chaco a Roma aveva anche uno scopo economico, perché nella capitale italiana teneva incontri con camere e uomini d’affari per fare offerte concrete per la fornitura di girasoli e grano, visti i problemi causati dalla guerra in Ucraina; e con il presidente dell’Osservatorio nazionale del miele, Alberto Contessi, “per discutere della qualità del miele di Chaco e della reale possibilità di esportarlo in Italia”.
Inoltre, il presidente della NEA ha incontrato anche Giovanni Vetritto, rappresentante dello staff del Governo italiano tra il governo centrale, quello autonomo e quello provinciale.
Riguardo al Papa, Capitanich ha anche affermato di “essere la figura più eminente che l’Argentina ha dato al mondo, ed è al di sopra di ogni appartenenza politica o religiosa”, affidando le sue preghiere “per la pace nel mondo” e soprattutto “per il benessere dei popoli del mondo.” argentino”.
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“È una figura che trascende ogni appartenenza politica, ideologica e religiosa; una guida spirituale che promuove una cultura dell’incontro, della pace, della cura dell’ambiente e si ispira all’umiltà come valore per vivere nella società”, ha affermato il governatore.
Considera addirittura che in Argentina “il suo grande carattere internazionale non è apprezzato”, rispetto alle nazioni europee, e indica come “incomprensibili” le critiche formulate dallo Stato al Sommo Pontefice.
“La gente qui lo ama, dobbiamo apprezzarlo, che trascende credente e non credente; è una figura simbolica a livello mondiale sempre con la giusta ispirazione”, ha detto in una nota giornalistica Capitanich di Roma.
“Il Papa benedice il popolo del Chaco e dell’Argentina; promuove che noi argentini possiamo unirci sulla base di un obiettivo comune per raggiungere la grandezza della nostra Patria, e questo è molto importante. Noi argentini dobbiamo unirci, perché il fatto che Francisco possa visitare la sua terra natale sarà un atto di profondo amore che gli dobbiamo”, ha detto infine.
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