Oggetti collegati prima per certezza – Immagine

Gli oggetti connessi hanno un’anima? Se andiamo oltre con questa domanda, ovviamente, resta il fatto che la percezione e l’interesse della Francia nei loro confronti sono stati esaminati per 3 anni da iligo nell’ambito del suo Barometro dell’interesse francese per le nuove tecnologie. che, dal canto suo, è a 13th modificare.

E per questa nuova versione, il primo vantaggio proposto per quanto riguarda gli oggetti collegati è che possono essere utilizzati per trovare oggetti, all’85% (contro il 74% nel 2019). Vicinissima, possibilità di monitoraggio a distanza (sistemi di sicurezza, consumi energetici, ecc.) per l’84% degli intervistati (vs 78% nel 2019). Poco oltre è il monitoraggio degli indicatori di performance in tempo reale (salute, esercizio fisico, consumo energetico). Alla fine, lo studio ha mostrato, “la caratteristica più interessante permette di verificare che tutto stia andando bene nel suo ambiente” e quindi di “rassicurare”.

La Francia ha anche affermato di essere interessata alle applicazioni di oggetti connessi per controllare gli oggetti da remoto (78% nel 2022 contro il 70% nel 2019), aiutare con i lavori domestici (aspirapolvere, lavare i vetri, ecc.) 76% (contro il 72%), aiutare a cucinare (fare la spesa forniture, avviamento del forno a distanza, ecc.) del 72% (vs. 59%) o addirittura aiutare con il giardinaggio (falciatura, pulizia piscina ecc.) del 68% vs. 66%.

Metodologia: Le interviste sono state condotte presso il CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) Una storia di 13.255 risposte suddivise in 13 ondate. Lotto 13: il lavoro sul campo è stato svolto dal 28 febbraio 2022 al 13 marzo 2022. 1.000 intervistati di età compresa tra 18 e 64 anni rappresentano la popolazione francese in termini di sesso, età, CSP e UDA5.

Fedele Golino

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