Almeno 59 migranti sono morti compresi i neonati
Il capo della Commissione europea vuole ripensare il diritto d’asilo, dopo l’affondamento di un barcone con circa 200 persone domenica mattina all’alba nei pressi della Calabria.
Almeno sessanta migranti sono morti domenica dopo l’affondamento della loro barca, non lontano dalla città italiana di Crotone, in Calabria (Sud). Il presidente della Commissione europea ha chiesto un “doppio sforzo” per riformare le leggi sull’asilo.
“Fino a pochi minuti fa il numero accertato delle vittime era di 59”, ha dichiarato alle 16 Vincenzo Voce al canale di informazione in streaming Sky TG-24.
Secondo la guardia costiera, la barca trasportava circa 120 persone e si è schiantata contro gli scogli a pochi metri dalla spiaggia, secondo i vigili del fuoco si trattava di “più di 200 persone”.
I filmati della polizia italiana hanno mostrato detriti di legno sparsi a più di cento metri dalla spiaggia, dove molti soccorritori e sopravvissuti erano in attesa di essere trasferiti nei centri di accoglienza.
“Dolore interiore”
Esprimendo “profondo dolore”, il capo del governo Giorgia Meloni ha valutato in un comunicato “il furfante che ha messo in mare la barca a quasi 20 metri con 200 persone a bordo e le previsioni del maltempo”.
“Il governo è determinato a impedire partenze, e con esse tragedie di questo tipo, e continuerà a farlo, richiedendo soprattutto la massima collaborazione da parte dei Paesi di partenza e di origine”, ha assicurato la Sig. melone.
La riforma della legge sull’asilo nell’Unione europea
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha chiesto domenica di continuare le riforme dei diritti di asilo nell’Unione europea, dopo questa “tragedia”. Ha detto che è necessario “raddoppiare gli sforzi del Patto sulla migrazione e sui diritti di asilo, e il Piano d’azione per il Mediterraneo centrale”.
La parte più delicata del patto, che deve essere perfezionato prima della scadenza del mandato del Parlamento europeo nel 2024, riguarda la migliore condivisione delle responsabilità nell’accoglienza dei richiedenti asilo tra i paesi dell’UE, una questione che li ha divisi da quando sono diventati rifugiati. crisi del 2015-2016.
Afghanistan e Iran
Il presidente repubblicano Sergio Mattarella ha lamentato l’annegamento “decine di persone, compresi bambini, hanno perso la vita”.
“Un gran numero di questi migranti proviene dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni molto difficili”, ha aggiunto il Capo dello Stato, auspicando “un forte impegno da parte della comunità internazionale per eliminare le cause della migrazione: guerra, persecuzione, terrorismo, povertà…”.
Nuove regole controverse
L’Italia, primo Paese di sbarco che negli ultimi anni ha accolto centinaia di migliaia di migranti, ha criticato i partner Ue per la mancanza di solidarietà nella distribuzione di questi ultimi, anche se poi in gran numero lasciano la penisola per altri Paesi .
Il nuovo incidente in barca arriva pochi giorni dopo che il parlamento ha approvato nuove controverse regole da parte del governo dominato dalla destra sul salvataggio dei migranti.
La Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia (FDI, estrema destra), ha guidato l’esecutivo della coalizione a ottobre dopo essersi impegnata a ridurre il numero di migranti che arrivano in Italia.
La nuova legge impone alle navi umanitarie di effettuare un solo salvataggio alla volta, il che secondo i critici aumenta il rischio di morte nel Mediterraneo centrale, la cui traversata è considerata la più pericolosa al mondo per i migranti.
Contro la catena
Per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “questa tragedia (…) dimostra quanto sia necessaria una resistenza assolutamente decisa ai canali dell’immigrazione clandestina”.
La posizione dell’Italia la rende una delle principali destinazioni per i richiedenti asilo che attraversano il Nord Africa verso l’Europa e Roma si lamenta da tempo dell’enorme volume di arrivi nel suo territorio.
Secondo il Viminale, dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia quasi 14.000 migranti, rispetto ai circa 5.200 dello stesso periodo dello scorso anno e ai 4.200 del 2021.
Tuttavia, le ONG trasportano solo una piccola parte dei migranti che desiderano arrivare in Europa, la stragrande maggioranza viene soccorsa dalla guardia costiera o da navi militari. Tuttavia, il governo accusa le ONG di stimolare gli arrivi di migranti attraverso le loro azioni e di incoraggiare i trafficanti.
Filippo Grandi, capo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha lamentato il “nuovo terribile naufragio”, affermando che “è giunto il momento per i Paesi di smetterla di litigare e concordare un’azione giusta, efficace e comune per evitare ulteriori tragedie”. . .
AFP
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