La città di Torino, Italia, ha implementato l’applicazione Io-Musa per incentivare la visita agli otto musei della città. L’app utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per costruire relazioni rilevanti tra le opere d’arte presenti nelle diverse collezioni museali. Quindi, se un visitatore del Museo Egizio si ferma davanti a una statua di Tauret del XII secolo a.C., l’app suggerisce di ammirarla. PadreAndroginoErmete (1987) di Luigi Ontani alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, per le sue similitudini formali.
“Lo scopo di questa applicazione è duplice: creare una rete tra i musei torinesi e, infine, espandere questa rete in Italia e all’estero, offrendo ai visitatori un’esperienza unica”, spiega uno degli ingegneri informatici dietro al progetto. Programma Io-Musa coinvolge otto musei torinesi: la Reggia di Venaria Reale, il Museo Egizio, Palazzo Madama, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo d’Arte Orientale, il Museo Nazionale del cinema, il Museo Nazionale dell’Automobile e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.
Questa intelligenza artificiale utilizza i dati dei curatori di ciascun museo. Questa tecnologia è il risultato della collaborazione tra l’Università di Torino e il Politecnico. Con Io-Musadisponibile per iOS e Android, gli utenti possono arricchire e arricchire la propria esperienza di visita attraverso percorsi personalizzati, suggerimenti basati sulle proprie preferenze e la possibilità di scoprire le opere d’arte esposte e quelle conservate in riserve e archivi.
Inoltre, il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico ha progettato venti musei virtuali su temi trasversali come il cambiamento climatico, il cibo, il movimento e il tempo, riunendo le opere degli otto musei partecipanti in uno spazio virtuale condiviso.
Questa app consente al museo di raccogliere dati sulle preferenze dei visitatori. Questi dati permetteranno di migliorare i programmi di viaggio, ottimizzare gli ingressi grazie ad uno speciale sistema di biglietteria e, più in generale, di comprendere meglio il proprio pubblico.
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