Muore il regista Ettore Scola

ROMA, ITALIA (19 gennaio 2016).- È morto oggi all’ospedale Policlinico di Roma, all’età di 84 anni, il regista e sceneggiatore italiano Ettore Scola, regista di film come “Una giornata particolare” e “La Famiglia”.

Il regista è stato uno dei registi più importanti del cinema italiano e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha affermato che la sua morte “lascia un vuoto enorme nella cultura italiana”.

Scola, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes nel 1980 per “La terrazza”, ha lavorato con alcuni dei più importanti rappresentanti del cinema italiano, come Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e Sophia Loren, ed è riconosciuto come uno dei creatori della commedia italiana moderna.

Non appena si è diffusa la notizia della sua morte, il mondo della cultura e dell’arte in Italia si è manifestato con affetto e cordoglio.

Il ministro della Cultura italiano Dario Franceschini ha descritto Scola su Twitter come “un grande maestro, un uomo straordinario, giovane fino all’ultimo giorno della sua vita”.

“Ho partecipato al film ‘La famiglia’ ed è stata un’esperienza professionale straordinaria e importante stare accanto a un uomo di grande intelligenza e ironia”, sottolinea il produttore e attore Andrea Occhipinti.

“Con lui abbiamo perso un grande uomo, un uomo pieno di curiosità per tutto quello che accadeva, non era mai ipocrita e aveva sempre una mente aperta”, ha aggiunto.

Nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931, Scola inizia fin da giovanissimo a collaborare con la rivista di umorismo “Marc’Aurelio”, dove entra in contatto con personaggi di spicco come Federico Fellini, Furio Scarpelli e Steno.

Negli anni Cinquanta iniziò a scrivere opere teatrali per film come “Un americano a Roma” (1954), “La Grande Guerra” (1959) e “Crime” (1960).

Ma senza dubbio una delle date importanti nella vita di questo indimenticabile genio del cinema italiano fu il 1964, quando fece il salto nel mondo della regia con il film “Se permettete parliamo di donne”, con Vittorio Gassman protagonista.

Successivamente appariranno altri film come “Il commissario Pepe” (1969) o “Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca” (1970).

Autore di molti film come “Il sorpasso” o “La cena”, forse uno dei film più importanti e degni di lode è “C’eravamo mucho amati” del 1974 in cui racconta la storia dei suoi tre amici Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Stefano Satta Flores, tutti innamorati di Luciana (Stefania Sandrelli).

Appena tre anni dopo, regala al mondo della celluloide uno dei gioielli più importanti del cinema italiano e internazionale: “Una giornata particolare”, film con Sophia Loren e Marcello Mastroiani e il loro amore per le ombre del fascismo, divenuto un classico. della settima arte.

Uno dei suoi ultimi film è stato “Che strano chiamarsi Federico!”, un documentario omaggio a Federico Fellini che ha realizzato nel 2013 per commemorare il ventennale della morte del regista di capolavori come “Otto e mezzo” (1963).

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Elena Alfonsi

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