Filosofo italiano Gianni Vattimo È morto questo mercoledì sera nella città di Torino, riferisce il quotidiano Repubblica. Il noto scrittore e pensatore, 87 anni, è ricoverato dal 15 agosto a Rivoli, alle porte del capoluogo piemontese.
Vattimo, nato a Torino il 4 gennaio 1936, è stato un influente pensatore, politico e insegnante italiano il cui lavoro è noto a livello internazionale per aver sviluppato il concetto di “pensiero debole”, una critica alla metafisica tradizionale. “Fortemente influenzato da Nietzsche, Heidegger e Gadamer, ha reinterpretato il postmodernismo come una ‘liberazione’ dalla metafisica totalizzante”, riferisce. Repubblica nel suo necrologio.
Oltre alla sua brillante carriera accademica, autore La fine della modernità (1985) e Società trasparente (1989) è stato deputato al Parlamento Europeo e ha partecipato attivamente alla politica italiana ed europea. Nel suo ruolo di divulgatore filosofico, ha partecipato a programmi televisivi per la Rai ed è stato editorialista per i quotidiani La Stampa e La Repubblica, nonché per il settimanale L. ‘Café exprés.
Vattimo ha avuto un ruolo importante anche nella promozione dei diritti delle persone LGBTQ+, definendosi “omosessuale e cristiano”. “Se ho sempre cercato di non identificare completamente il mio lavoro con la mia condizione omosessuale, è perché volevo essere un filosofo, uno scrittore di idee, un politico”, ha detto in un’intervista nel supplemento SOY.
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