Il salone motociclistico EICMA di Milano aprirà solo la prossima settimana – dal 7 al 12 novembre – ma la gente è già gremita davanti ai cancelli… compresi i “locali” come Moto Guzzi. Il marchio di Mandello svela la possibile protagonista del suo nuovo modello: la maxi-trail Stelvio.
La nuova Stelvio ripropone un nome abbandonato nel 2016, dopo il fallimento della Stelvio 1200 lanciata quattro anni prima. Moto Guzzi – forte del meritato successo con la V85TT – torna al comando con un altro argomento, a cominciare dal nuovo motore da 1042 cc uscito nel . Questo bicilindrico a V rivolto in avanti offre esattamente le stesse prestazioni della roadster-GT: 115 CV a 8.700 giri/min e 105 Nm a 6.750 giri/min.
Omologata “Euro5+”, riceve dotazioni moderne come il raffreddamento a liquido (sì!), distribuzione con doppio ACT e 4 valvole per cilindro, frizione a bagno d’olio e iniezione elettronica legata a cinque modalità di guida. Il tutto senza abbandonare il tradizionale albero cardanico: solo la Triumph Tiger 1200 e la BMW R1300GS restituiscono il favore, ma con un notevole incremento di potenza (rispettivamente 150 CV e 145 CV).
“Fuoristrada leggero”
Il telaio tubolare della V100 Mandello è stato modificato per soddisfare le nuove esigenze attraverso ulteriori punti di attacco e rinforzi. Allo stesso modo, le sospensioni aumentano in altezza: forcelle e ammortizzatori a steli rovesciati da 46 mm – completamente regolabili – apertura da 170 mm. Guida discreta per il trail, ruote da 19 pollici all’anteriore (17” al posteriore) e pneumatici con profilo stradale: questa Stelvio è stata montata su un pezzo di asfalto.
Moto Guzzi non ne fa mistero: “Questa moto è ancora pronta per l’uso fuoristrada leggero“, spiega con onestà il costruttore, senza cadere in riferimenti “pesanti” ai rinforzi per l’attacco rally. MNC nota tuttavia che la Stelvio riceve, apparentemente di serie, cerchi tubeless, una sella spessa, paramani, scarpette metalliche e un portapacchi: alcuni di i suoi concorrenti apparentemente pronti all’avventura potrebbero cogliere il suggerimento.
Sul lato frenante, le pinze radiali a 4 pistoncini della Brembo e i dischi da 320 mm identici alla V100 Mandello non sfigureranno su una moto sportiva! Qui si riconosce chiaramente il tocco italiano, così come l’importante elenco di dotazioni elettroniche: acceleratore ride-by-wire, controllo di trazione, ABS angolare attivo, display connesso da 5 pollici… Anche il parabrezza è regolabile elettricamente.
Moto Guzzi aggiunge la sua nuova tecnologia”Soluzioni di assistenza al conducente PFF” in alcune versioni: “Questa innovativa piattaforma di assistenza alla guida si basa sulla tecnologia 4D Radar Imaging ed è stata sviluppata da Piaggio Fast Forward, azienda di robotica con sede a Boston (…) nel 2015“, hanno rivelato con orgoglio gli ingegneri.
Tutte le informazioni su EICMA
Non sono emersi dettagli in questa fase riguardo l’implementazione di questo nuovo sistema, forse responsabile del regolatore adattivo e dell’assistente di frenata come sulla Yamaha Tracer 9+. Sono inclusi anche i rilevatori di angoli ciechi e di cambio di corsia (opzionali?), mentre il radar è posizionato tra lo schermo e i fari, che integrano elegantemente anche un Falcon schierato.
Moto Guzzi rimane riservata su altre caratteristiche del suo nuovo Stelvio, in particolare le nervature geometriche, il prezzo e la dotazione di serie completa. È probabile che sul modello V100 Mandello S venga proposta una seconda versione di fascia alta, ad esempio con sospensioni controllate.
Anche il peso fa parte delle informazioni reperibili all’EICMA, mentre MNC ha concluso che il suo serbatoio specifico da 21 litri (17 litri sulla V100 Mandello) ignora le poco convincenti alette montate elettronicamente presenti sulla roadster-GT.
Galleria fotografica Moto Guzzi Stelvio 2024
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