Morte di Simonpietro Salini, architetto italiano della ricostruzione

L’imprenditore Simonpietro Salini, figura simbolo del settore edile italiano, è morto il 21 luglio a Roma, all’età di 92 anni, ha riferito il gruppo familiare Webuild.

Architetto di formazione, Simonpietro Salini ha preso le redini della società WeBuild, fondata dal padre nel 1936, e ha guidato la sua espansione internazionale. “ Guidati da una visione strategica, Salini è riuscita a trasformare l’azienda di famiglia in un gruppo industriale leader », ha sottolineato Webuild in un comunicato stampa.

A guidare il gruppo è oggi il figlio Pietro Salini, 66 anni.

Architetto del boom economico italiano

Sotto la guida di Simonpietro Salini, l’azienda ha svolto un ruolo importante nella ricostruzione postbellica e nel boom economico dell’Italia negli anni ’60. Webuild sottolinea che i progetti infrastrutturali e le grandi costruzioni sono i pilastri dello sviluppo economico del Paese.

Attualmente Webuild è impegnata in progetti di livello mondiale come il Grand Paris Express, ovvero la rete ferroviaria ad alta velocità del Texas, e Snowy 2.0, Il più grande progetto idroelettrico d’Australia. Tra i suoi successi degni di nota ricordiamo la costruzione del nuovo Ponte di Genova e la partecipazione all’ampliamento del Secondo Canale di Panama.

Anche il gruppo è pronto a rilanciare il controverso mega progetto di costruire un ponte che colleghi la Sicilia con l’Italia continentale. Originariamente sepolto nel 2011, il progetto è stato rilanciato da una decisione del governo Meloni nel marzo 2023. Con uno stanziamento di dodici miliardi di euro approvato a ottobre, il ponte sarà allungato di quasi 3,7 km, segnando un nuovo capitolo nella storia dell’ingegneria italiana. .

Maria Geraldo (Con AFP)

Foto da Une: Simonpietro Salini

Fedele Golino

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