Messina Denaro, 61 anni, aveva un cancro al momento del suo arresto a Palermo a gennaio dopo 30 anni di latitanza, riferisce Vijesti.
E’ stato trasferito all’ospedale “San Salvatore” di L’Aquila, vicino al carcere dove è detenuto, ieri in condizioni di massima sicurezza, riferisce l’agenzia di stampa Ansa.
Si ritiene che Messina Denaro, soprannominato “l’ultimo padrino” dalla stampa italiana, non abbia fornito informazioni alla polizia dopo essere stato arrestato a Palermo il 16 gennaio.
Le condizioni di Messina Denaro, operato in un ospedale locale a fine giugno, sono ora troppo gravi per essere rinchiuso in carcere sotto il rigido regime imposto ai mafiosi, ha detto ieri all’Agi l’avvocato Alessandro Cerella.
L’ex boss mafioso sopravviveva con una dieta a base di succhi di frutta e integratori, ha aggiunto l’avvocato, come riportato da Reuters.
Si ritiene che Messina Denaro, che è stato soprannominato “l’ultimo padrino” dalla stampa italiana, non abbia fornito alcuna informazione alla polizia dopo essere stato arrestato fuori da una clinica privata nella capitale siciliana Palermo il 16 gennaio, scrive Reuters.
Ha scontato numerose condanne per una varietà di crimini, compresi i ruoli nella pianificazione degli omicidi del 1992 dei procuratori antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il crimine ha scioccato l’Italia e ha portato a una resa dei conti con la mafia siciliana.
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