Meloni diventa una figura centrale nell’eterna tragedia della politica italiana

Leader dei Fratelli Italiani Giorgia Meloni / Yara Nardi/Reuters

La campagna elettorale del 25 settembre è iniziata con la politica neofascista come principale candidato alla guida del governo che Draghi si era lasciato alle spalle.

La storia italiana può essere scritta solo nella chiave della tragedia. Da quando è emerso come erede di varie culture antiche. Anche quando fiorì sotto l’Impero Romano o fu unificata dall’avventuriero Giuseppe Garibaldi, e, naturalmente, nella sua caotica modernità. Ora affronta un nuovo episodio di questo dramma senza tempo nelle elezioni del 25 settembre, la cui campagna elettorale inizia questo venerdì e che potrebbe consegnare il governo all’estrema destra venata di neofascismo.

Il sondaggio mette in testa i Fratelli d’Italia, formazione guidata da Giorgia Meloni, 45 anni, che fino a poco tempo fa dichiarava sfacciatamente che “Mussolini è il miglior politico degli ultimi 50 anni”, anche se ora, quando le urne sono vicine, negano di essere fascista. Dimenticava che il suo partito era nato come erede del Movimento Sociale Italiano, fondato nel 1947 da Giorgio Almirante, alto esponente della Repubblica di Salò, ultima esperienza del dittatore Mussolini conclusasi con la fucilazione del Duce e del suo amante in aprile 1945 nei pressi di Milano, quando era in corso la seconda guerra mondiale.

Meloni allunga il vantaggio nei sondaggi un mese prima delle elezioni italiane

Ma sembra chiaro che gli italiani sono disposti ad accettarlo e sperano in un futuro straordinario per lui. Nessuno lo aveva previsto quando cinque anni fa è entrato in parlamento vincendo appena il 4,3% dei voti, molto indietro rispetto ad altre sigle del suo spettro politico come Lega Nord di Matteo Salvini, che aveva il 17,4%; o Forza Italia di Silvio Berlusconi, con il 14,4%.

Tuttavia, a meno di un mese dalla scuola, le stime collocano Meloni in alto a destra, dove oscilla tra il 23 e il 25% di consensi. I suoi rivali sono nell’alleanza di centrosinistra, dove i sondaggi d’opinione sono fissati intorno al 30% dopo il periodo difficile che sta attraversando il Partito Democratico. Pertanto, gli esperti prevedono l’esatta vincita netta. Il numero di Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia è cumulabile fino al 48%. Inoltre, l’attuale legge elettorale favorisce la coalizione.

La catastrofe del centrosinistra raggiungerebbe livelli catastrofici poiché il predominio di destra potrebbe raggiungere più di due terzi del Parlamento, il che consentirebbe di approvare leggi costituzionali senza l’obbligo di referendum.

Opposizione solitaria

Meloni ha saputo approfittare della crisi economica creata dalla pandemia e che nel 2021 costringe i partiti a rilanciare un’alleanza di unità nazionale, con l’economista Mario Draghi come presidente del Consiglio. I favoriti ora preferiscono la solitudine dell’opposizione.

La nuova legge elettorale riduce i parlamentari da 600 a 400 e i senatori da 320 a 200

Sa sfruttare il suo ampio margine di manovrabilità per recitare nella rapida escalation demografica che lo mette in un posto speciale quando Draghi cade. Questa tendenza si amplifica con l’avvicinarsi del 25 settembre con il crollo del più grande partito populista nato dalle elezioni del 2018, il Movimento 5 Stelle, vittima di divisioni interne. I sondaggi gli hanno dato circa il 10-11% dei voti nonostante la guida dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’ultimo salto nell’arena dei leader di tutti i partiti non sembra in grado di cambiare nulla. Il parlamento recentemente ridotto – la nuova legge elettorale abbassa i deputati da 600 a 400 e i senatori da 320 a 200 – sarà di centrodestra. È probabile che Meloni parli della questione della sovranità, dell’Europa federale, ma quando raggiungerà il Governo si dimenticherà del discorso perché l’Italia è il maggior beneficiario del piano di ripresa dell’Unione, che le ha concesso 200.000 milioni di euro di sussidi e prestiti . a tassi di interesse bassi. Un confronto con Bruxelles metterebbe a rischio questo importante fondo.

Alberto Baroffio

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