Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, e il capo del governo italiano, Giorgia Meloni, hanno concordato martedì sulla necessità di aumentare la cooperazione bilaterale ed europea in materia di migrazione.
Sullo sfondo del recente capovolgimento di un peschereccio carico di immigrati nelle acque greche, unito alle periodiche tensioni tra Parigi e Roma per lo sbarco in mare dei naufraghi soccorsi, l’immigrazione sta suscitando grande interesse per gli incontri che hanno organizzato. i due governanti.
In una dichiarazione prima del loro incontro, Macron se ne è pentito “continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo”, per tale motivo ha sottolineato l’importanza di approfondire le politiche in materia di asilo e migrazione nell’Unione europea. “Dobbiamo rafforzare i nostri controlli alle frontiere esterne”, ha sottolineato.
“Non ci possono essere buone politiche di immigrazione in Europa se non ci sono politiche coerenti per proteggere i nostri confini”, ha aggiunto, sottolineando il desiderio di “lavorare meglio con i paesi di origine di transito”.
Macron ha sottolineato al capo del governo italiano che la priorità ora è costruire una politica mediterranea comune “più ambiziosa”, che includa sfide come la difesa dell’ambiente o la cooperazione in materia di migrazione.
La Meloni è stata irremovibile nel non aprire la frontiera a chi viaggia con gli scafisti
Meloni, alla sua prima visita ufficiale a Parigi da quando è entrato in carica, ha denunciato la tratta degli immigrati come “schiavitù del terzo millennio” e ha insistito la sua posizione non apre le frontiere a chi ha viaggiato con trafficanti di esseri umani. “Non possiamo permettere alle persone di entrare nel nostro Paese attraverso reti criminali”è stato sottolineato.
Il presidente del Consiglio italiano ha convenuto che è necessario “trovare alternative” alla migrazione e lavorare “insieme” su questa sfida.
Per questo ha ritenuto necessario “impegnare l’Ue” per cercare di trovare una soluzione con il Paese d’origine e ha affermato che è “importante” che i due governi “continuino a lavorare” su questo tema, “sia bilateralmente che multilaterale”.
Anche Macron e Meloni si sono preparati Consiglio europeo a Bruxelles il 29 o 30 giugno e il vertice NATO dell’11 e 12 luglio a Vilnius, dove la guerra in Ucraina giocherà un ruolo importante.
“Come europei e alleati, è nostra responsabilità creare una prima linea per sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico e militare”, ha sottolineato il presidente francese.
“Francia e Italia continueranno a sostenere la causa dell’Ucraina fino a quando non se ne presenterà la necessità”, ha detto Meloni.
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